Tutto pronto per la prima alla Scala: si esibirà anche la grande violinista di Robecco Laura Marzadori

In scena la Forza del Destino di Giuseppe Verdi, diretta dal Maestro Riccardo Chailly. Laura vive a Robecco assieme all'altro talentuoso musicista Eugenio Silvestri, violista di grande fama

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A Milano tutto è pronto per la Prima del Teatro alla Scala: sabato 7 dicembre si inaugura la stagione d’Opera 2024/2025 con La Forza del Destino di Giuseppe Verdi (libretto di Francesco Maria Piave).

La regia è di Leo Muscato, le scene di Federica Parolini, i costumi di Silvia Aymonino e le luci di Alessandro Verazzi. Protagonista sul palco una veterana delle prime di Sant’Ambrogio, Anna Netrebko, insieme, tra gli altri, a Brian Jagde, Ludovic Tézier e Vasilisa Berzhanskaya. Per il direttore musicale Riccardo Chailly, La forza del destino è il nono titolo verdiano alla Scala e l’undicesima inaugurazione di stagione. La si potrà vedere in diretta televisiva su Rai1 (e ascoltare in diretta radiofonica su Radio3), a partire dalle 17:45.

Ma ci sarà anche un altro motivo per godere appieno di uno spettacolo straordinario: tra i talenutosi e affermati musicisti dell’Orchestra scaligera ci sarà anche Laura Marzadori, violinista 35enne residente a Robecco sul Naviglio ormai da anni, dove vive a due passi dal Naviglio assieme al fidanzato e altrettanto virtuoso strumentista della Scala Eugenio Silvestri.

Laura Marzadori, nata a Bologna il 9 gennaio 1989, vince a soli 25 anni il concorso internazionale per primo violino di spalla dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano con giudizio unanime della commissione presieduta da Daniel Barenboim e in questo ruolo ha collaborato con i più grandi direttori al mondo tra i quali Daniel Barenboim, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Daniel Harding, Antonio Pappano, Zubin Mehta e Myung-whun Chung.

Oltre all’impegno alla Scala prosegue nell’attività solistica che la vede collaborare con direttori di fama e tenere concerti in tutto il mondo (Stati Uniti, Spagna, Austria, Repubblica Ceca, Ucraina, Germania, Svizzera, Uruguay, Teatro Coliseum di Buenos Aires, Konser Salonu di Instanbul, India e Auditorium Parco della Musica a Roma). Appassionata di musica da camera ha suonato assieme a Salvatore Accardo, Pavel Berman, Rocco Filippini, Mario Brunello, Bruno Canino, Antonio Meneses, Antony Pay, Andrea Lucchesini e Bruno Giuranna e recentemente con diversi colleghi della Scala. A febbraio 2018 si è esibita al Teatro Grande di Brescia. in Trio e in Quintetto con il celebre direttore Myung Whun Chung al pianoforte.

Nel 2007 ha fondato insieme alle sorelle Sara e Irene il trio delle Sorelle Marzadori con cui si cimenta nel miglior repertorio per trio d’archi. Suona un violino Giuseppe Fiorini del 1925.

L’ORCHESTRA DELLA SCALA
Composta da circa 135 elementi, riconosciuta tra le migliori in assoluto per la produzione operistica, l’Orchestra della Scala ha oggi acquisito una posizione internazionale di prestigio anche per l’attività sinfonica.

Dal 1983, la nascita della Filarmonica come formazione autonoma ha infatti intensificato il lavoro quotidiano sul grande repertorio, accresciuto gli impegni internazionali, ampliato la rosa dei direttori, elevato i criteri di selezione.

All’interno di quel suono omogeneo e distinto, tipicamente “scaligero”, duttilità e morbidezza sono le caratteristiche principali di una strumentalità che trae dalla velocità di risposta, tipica del teatro musicale, una speciale ricchezza anche al linguaggio sinfonico.

Eugenio Silvestri, il fidanzato di Laura Marzadori, è un violista del Teatro la Scala di Milano anche se i due si sono conosciuti molto prima della loro vittoria al concorso scaligero. A soli 5 anni comincia a studiare il pianoforte. Poco dopo vince per ben due volte il Primo Premio in occasione di concorsi internazionali. Successivamente allo studio del pianoforte associa anche quello del violino e delle viola con i maestri G. Bertagnin e M. Lorenzini. Nel 1999 consegue il diploma con la guida del M° Poggioni presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano con il massimo dei voti.

Un’appassionante storia di amore per la musica, ed ovviamente non solo. Senza dubbio, un grande vanto per Robecco e l’Est Ticino.

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