NOVARA Il direttore di Arpa Piemonte Angelo Robotto elenca i punti di quello che ha ormai tutta l’apparenza di un bollettino di guerra.
“Nel Piemonte Orientale – dice – le riserve sono al minimo di sempre. Abbiamo un deficit del 70% su Novara e del 55% sul Vco, che sono i territori piu’ critici in tutto il Piemonte; il Lago Maggiore ha un livello di 3 metri piu’ basso della norma e un tasso di riempimento del 18%, il che vuol dire che manca l’82% dell’acqua. E la pioggia delle scorse ore non ha cambiato niente: con quei quantitativi per reintegrare cio’ che manca dovrebbe piovere per 100 giorni consecutivi”.
E il direttore del consorzio irriguo Est Sesia, Mario Fossati, riassume desolato il punto di vista delle aziende agricole: “Gli agricoltori sono alla disperazione e cominciamo gia’ ad avere le prime perdite dei raccolti. E’ un disastro”.
E’ un quadro a tinte fosche quello che e’ emerso dal summit tenuto questa mattina in prefettura a Novara per fare il punto sulla crisi idrica nelle province di Novara e del Vco, un territorio che, come ha ricordato l’assessore all’ambiente della Regione Piemonte, Matteo Marnati, coordinatore delle attivita’ del tavolo permanente per l’emergenza idrica istituito dal Presidente della Regione Piemonte, sta soffrendo in modo particolare.
All’incontro, convocato dal prefetto di Novara Francesco Garsia insieme al collega di Verbania Michele Formiglio, hanno partecipato tutti i soggetti che a vario titolo si occupano della crisi idrica: dalle Province alle Asl, al gestore del servizio idrico integrato Acqua Novara e Vco spa, oltre ad Arpa e Autorita’ d’ambito.
Il Prefetto di Novara ha rimarcato l’importanza di un’azione coordinata: “Occorre – ha detto – la collaborazione di tutti: oltre agli interventi per affrontare l’emergenza serve un segnale rispetto all’esigenza di risparmiare acqua. Si tratta di un fatto culturale. Non e’ una risorsa illimitata, e sono sempre piu’ necessari comportamenti virtuosi”.