Nuovo PGT Robecco sul Naviglio: la riflessione del Partito Democratico

"Suggeriamo alla sindaca Barni, a tutti gli assessori e consiglieri, di non commettere l’errore di chiudersi nel palazzo, ma aprire un sereno e proficuo dibattito in paese"

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Il nuovo Piano di Governo del Territorio è in itinere e noi del Partito Democratico di Robecco, tra l’altro unico partito presente nel nostro paese, riteniamo, pur facendo parte della lista di opposizione Robecco Domani, di dover far sentire la nostra voce su questo delicato problema.

Il territorio, infatti, non appartiene a chi in un determinato momento storico sta burocraticamente impostando il Piano, ma a tutti i cittadini sia di Robecco che del Magentino-Abbiatense. Ragionare in termini localistici sarebbe limitativo e superato dagli eventi (vedi situazione climatica) e dalla storia. Ragionare su questo tema con la testa rivolta al passato e alla Trusk ( Trump più Musk) MAKE ROBECCO GREAT AGAIN, non ci porterebbe da nessuna parte. Mai come ora abbiamo la necessità di inserire la nostra concezione di territorio in un contesto più ampio all’interno della città metropolitana, che ponga prima di tutto, le basi per essere un caposaldo di una nuova visione che comprenda salute, ambiente, uomini e animali. Allora il P.G.T. non può ridursi a una partita di Monopoli per togliere e mettere qualche pezzo di terreno, ma essere considerato prima di tutto un MOMENTO CULTURALE. Dietro le scelte che si andranno a fare ci sta una filosofia di vita, un approccio completamente diverso dal passato.

Del resto, gli ultimi dati sulla popolazione robecchese al 31 dicembre 2024, segnano un’altra diminuzione di ben 70 persone arrivando a 6.747 abitanti; se pensiamo che il vecchio piano del 2011 prevedeva una crescita fino a 10.000 abitanti, possiamo trarre amare conclusioni, che dobbiamo tradurre in strategia.

Di fronte a queste sfide epocali, suggeriamo alla sindaca Barni, a tutti gli assessori e consiglieri, di non commettere l’errore di chiudersi nel palazzo, ma aprire un sereno e proficuo dibattito in paese, coinvolgendo tutti i settori dello stesso, in particolare i giovani, perché proprio a loro lasceremo in eredità ciò che decideremo oggi. Ma occorre anche uscire dal localismo, aprire le porte anche a chi ne sa di più, a tutti coloro che amano il nostro territorio (sono molti e lo farebbero gratis), ai visionari, alle persone di cultura, alle persone sensibili e preparate che mettono davanti prima di tutto la testa e il cuore. Non c’è bisogno di essere del mestiere, anzi quelli del mestiere, ossia coloro che dovranno redarre il piano, dovranno farlo a fronte di scelte politiche e di una visione condivisa il più possibile.

Questo non è il momento delle barricate sindaco Barni, ma della concertazione, lasciando perdere il passato per costruire un futuro migliore. Sappiamo che per fare ciò ci vuole molta umiltà e allora non ci resta che aspettare fiduciosi”.

PARTITO DEMOCRATICO DI ROBECCO SUL NAVIGLIO

(Nella foto sotto Margherita Toffanello del PD robecchese)

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