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Moschee a Rozzano, Cecchetti: “Chiudere tutte le strutture abusive”

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Presentata un’interrogazione a Palazzo Pirelli

ROZZANO – “Chiudere immediatamente le moschee abusive che operano senza regole a Rozzano e dintorni” commenta in una nota il Vicepresidente del Consiglio regionale lombardo Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) che ha presentato un’interrogazione in Regione Lombardia per verificare che nel comune di Rozzano le norme, in particolare la legge regionale sui luoghi di culto fortemente voluta da Maroni e dalla Lega, siano rispettate e la sicurezza dei cittadini non sia messa in discussione.
“Nei mesi scorsi – si legge nel documenti presentato da Cecchetti – a Rozzano è stata accertata la presenza di un capannone in via Piemonte trasformato abusivamente in un luogo di culto islamico da un’associazione culturale, inoltre recentemente sono giunte nuove segnalazioni in merito all’apertura di un’altra associazione culturale musulmana che farebbe presagire l’insediamento di una nuova moschea abusiva frequentata regolarmente da oltre 200 persone, stavolta in zona via Aspromonte a Rozzano. Vista la proliferazione – continua Cecchetti – di centri culturali islamici nei comuni del territorio, come ad esempio Melegnano e San Giuliano Milanese, e il rischio concreto di casi di propaganda e indottrinamento al terrorismo religioso, è necessario garantire la sicurezza dei cittadini e avviare verifiche sul rispetto della legge regionale per evitare che luoghi di aggregazione di comunità islamiche si trasformino di fatto in locali destinati ad altri scopi, considerato anche il momento storico che stiamo vivendo. Chiediamo, quindi, all’assessore regionale Viviana Beccalossi e al sindaco di Rozzano Barbara Agogliati di attivarsi immediatamente per assicurare il rispetto della normativa regionale sui luoghi di culto e mettere in atto tutte le iniziative per accertare la reale natura delle associazioni culturali islamiche che operano sul territorio. In questi ultimi anni – conclude Cecchetti – luoghi in cui si dovrebbe solo pregare sono diventati snodi di proselitismo religioso e reclutamento di terroristi, dobbiamo quindi prevenire che ciò accada e chiudere subito tutti quei centri che, oltre ad essere abusivi e a non rispettare le nostre leggi, creano disagio e rischi per la sicurezza per tutta la popolazione locale.”

 

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