La pietra fondativa di tutta la narrazione della nostra civiltà, l’Iliade di Omero; un attore italiano straordinario, come un moderno ‘aedo’: Corrado D’Elia.
Spettacolo ospite per la rassegna originale di CtN Magenta, TiRaccontoUnLibro, uno degli “album” di Corrado d’Elia più sentiti ed appassionati, uno spettacolo ricco di emozioni e dalla potenza evocativa straordinaria.
“Siamo felici di accogliere ancora una volta Corrado D’Elia, grande artista italiano ed amico del Nuovo di Magenta”, commenta Alberto Baroni insieme a Mauro Colombo di Ariel direttori della popolare rassegna di narrazione tra letteratura e teatralità. “Ricordiamo ancora la potenza dell’ultimo suo spettacolo che abbiamo avuto nel 2019, dedicato alla figura di Beethoven ( “Io, Ludwig van” ); questa narrazione basata su Omero non sarà certamente di minore impatto”.
Come da politica di Sala (aderente al circuito Acec DELLA Diocesi di Milano) il prezzo di ingresso è “da Trul”, ossia minimo. Dieci euro per chi abbia fatto l’abbonamento alla ventesima rassegna “Paradossi” oppure 15€ per chi acquisti il singolo spettacolo. Il biglietto è acquistabile sul sito www.teatronuovo.com oppure al Botteghino di Sala nei normali orari di apertura.
Collegamento diretto alla pagina dello spettacolo & botteghino online
https://www.teatronuovo.com/libro.asp?VIEW=LI&prog=230
La serata, come la rassegna “TiRaccontoUnLibro” è inserita nel circuito diocesano “Teatri in rete” e gode del patrocinio del Comune di Magenta.
LO SPETTACOLO:
Ascoltare Iliade davanti ad un moderno cantore, ad un aedo contemporaneo, vuol dire riavvolgere quel filo che collega anche oggi, soprattutto oggi, mito, epica, narrazione e presente.
L’Iliade non è solo uno dei pilastri della nostra letteratura, ma è anche l’archetipo e il paradigma del nostro sentire. È l’origine, il master, il conio da cui ancora oggi muoviamo per raccontare e immaginare le nostre passioni, le nostre vite, le nostre relazioni e la nostra storia. I sentimenti degli esseri umani non hanno tempo. E l’amore e l’odio che Omero cantava quasi 3000 anni fa, le gesta di quei grandi uomini, le loro passioni, sono i medesimi di oggi, hanno la stessa potenza dirompente, la stessa intensa capacità di emozionarci e di farci riflettere.
Ognuno di noi, anche chi non lo sa, anche chi non lo immagina, è intriso fino al midollo dell’umanità del mito. Da li veniamo tutti. A quell’origine tutti apparteniamo.
Per questo ancora oggi sentiamo l’urgenza di raccontare questa storia straordinaria. Non solo per unirci ad un rito antico come il tempo, ma per vivere appieno il suo straordinario percorso di umanità e di contemporaneità.






















