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Magenta, il grande Alessandro Manzoni alle “Baracca”. A cura di Natalia Tunesi

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La voce di don Lisander, Giorgio Bonino legge Manzoni alle Medie dell’IC ‘Fontana’

MAGENTA – “Quest’incontro s’ha da fare!”. Così hanno sentenziato gli studenti di terza media delle scuole “Don Milani” di Robecco e “F. Baracca” di Magenta, alla proposta dei loro insegnanti di invitare il noto attore e doppiatore Giorgio Bonino – presso le rispettive sedi – per ascoltare alcune tra le pagine più celebri e suggestive del romanzo di Alessandro Manzoni, di cui quest’anno ricorrono i 150 anni dalla morte.
Grazie, dunque, all’iniziativa e al coordinamento della docente di lettere della sezione associata di Robecco, Alessandra Turati, e alla collaborazione delle colleghe della sede di Magenta, Alessandra Maltagliati ed Elena Marinoni, ha avuto luogo l’atteso evento durante la mattinata scolastica, di fronte ad un giovane pubblico sorpreso ed emozionato, che ha sfatato – con un ascolto attento e un’intensa partecipazione emotiva – i luoghi comuni che vorrebbero scarso il gradimento di quest’opera tra le nuove generazioni.
Ecco allora, evocata dalla voce dell’artista, ergersi nella sua delicata psicologia la figura di Lucia, ad intonare il suo accorato “addio” al paese natale; così come levarsi le meste note del commiato della madre di Cecilia alla sua creatura; e il prorompere della vis drammatica nella notte dell’Innominato.
E’ stato detto che la “parola” nei Promessi Sposi è gravida di un “senso misterioso”, letterale e metaforico, aperta ad una lettura a più livelli, pertanto predisposta ad una “lettura infinita”.

In tal senso, l’accoglienza degli studenti è stata ricca e diversificata, in base alle sensibilità e ai vissuti personali. Nelle loro riflessioni emerge con forza la descrizione dell’esperienza come “una sorta di immedesimazione” (B.I. 3B – A.K. 3B): “Ho sofferto con Renzo quando ha incontrato la madre di Cecilia; ho provato malinconia con Lucia quando è stata costretta a lasciare il suo paese; ho vissuto una grande angoscia con l’Innominato durante la sua notte tormentata” (M.N. 3B). L’ “immersione nel racconto” (A.C. 3D), sorretti dalla “voce calda e accogliente” dell’attore (S.R. 3D – F.L. 3D), ha permesso loro di “vivere” la storia in una dimensione nuova: “La profondità, l’espressività, il calore e il conforto, che offrono le note vocali di Bonino, mi hanno trasportato nel 1628…” (G.C. 3D). Come per incanto i personaggi si sono animati e i ragazzi hanno potuto davvero “sentirli”, e “sentirsi presenti alle loro vicende” (B.T. 3D – E.P. 3D), “vedere con i loro occhi” (L.A. 3D – M.C. 3D).

Catturati e commossi dal timbro vocale ed espressivo dell’attore, gli studenti hanno sperimentato come “il doppiaggio di un professionista permetta di immaginare realmente ciò che provano i personaggi” (T.M. 3A); “piangere e ridere nello stesso tempo” (M.M. 3°), in quanto “la sua voce cambiava stile per rendere al meglio ogni emozione che la lettura richiedeva” (F.R. 3A). “Sono riuscito ad appassionarmi ancora di più perché interpretava la voce di attori, di cui ho visto film e serie TV” (G.G. 3A).
E infine, “si è soliti pensare che I Promessi Sposi siano un romanzo non più in grado di coinvolgere la nostra generazione. Ho sostenuto quest’idea fino a quando non ho sentito la voce recitante di Giorgio Bonino…” (A.V. 3B).
“Attraverso questa formidabile esperienza – ha commentato il dirigente scolastico, prof. Davide Basano – abbiamo voluto far rivivere agli studenti la bellezza e la profondità della ‘parola manzoniana’, in quanto – come è stato detto – ciò che è noto, proprio in quanto noto, non è conosciuto. Così ‘I Promessi Sposi’ restano – sotto tanti punti di vista – sconosciuti e pertanto da scoprire e riscoprire, poichè sono un’opera-mondo immensa, complessa ed enciclopedica”.

Natalia Tunesi

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