Attilio Fini, così a 93 anni l’ex Ct della nazionale di scherma, ha disarmato un rapinatore

E' stato sciabolatore e Ct della scherma dagli anni '70 agli anni '90, il più vincente della storia: ora scherza raccontando la sua disavventura. L'aggressore un algerino con precedenti

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

“Soprattutto — dice in un’intervista a “Il Corriere della sera” – il tizio ignorava che in pedana ho divorato il fegato a tanti arbitri”. Lunedì sera in piazza De Agostini a Milano, “proprio di fronte a casa mia, stavo rientrando dopo aver fatto due passi quando – racconta – ho subito un tentativo di rapina al quale ho reagito in modo inaspettato per il rapinatore” che è stato arrestato.

“Mi sono accorto che mi stava puntando una pistola. In quel momento mi ha intimato: ‘Dammi i soldi o l’orologio’. Gli ho dato un cazzotto in faccia, poi un colpo sulla mano che ha fatto schizzare via la rivoltella e infine uno spintone: è finito incastrato tra alcuni motorini. Sono arrivati due ragazzi e hanno immobilizzato l’uomo in attesa della polizia.
Era un algerino, nel suo Paese era ricercato per omicidio: non una cosuccia”. Possiamo dire che è stata una parata e risposta? “Più che altro è stato un attacco sul tempo dell’avversario.

Come nella sciabola, quando devi bruciare il rivale sullo scatto. Il mio passato mi ha aiutato: in pedana servono decisione e riflessi”. Al momento, Fini racconta di non aver avuto paura: “E’ scattato tutto all’improvviso, ho capito che non c’era da rimanere con le mani in mano.
Ora, a mente fredda, dico invece che ho corso un bel rischio. Però la reazione nella mia testa è stata chiara: i soldi non te li do. E nemmeno l’orologio, che porto a destra sotto il maglione. Se mi avesse aggredito per strapparmelo, non l’avrebbe trovato subito”.

In tv, al Tg3 Lombardia, l’ex ct ha tracciato una morale di quello che ha vissuto: “Ho detto che in giro c’è troppa cattiveria. E c’è un problema di sicurezza: un tempo esistevano i vigili di quartiere, oggi per difenderti devi arrangiarti da solo. Se ci riesci”.

■ Prima Pagina

Ultim'ora

Altre Storie

Pubblicità

Ultim'ora nazionali

Altre Storie

Pubblicità

contenuti dei partner