La lettera del Gruppo Storico all’Ac Magenta: grazie ragazzi!

La retrocessione non spegne la passione dimostrata dalla nuova realtà del tifo organizzato

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LETTERA ALL’ @acmagenta1945

Come in tutte le belle favole sulle outsider del calcio c’è un momento dove si inizia a credere che la vittoria sia possibile, nonostante i pronostici sfavorevoli di chi pensa che non meriti di stare lì.

Ad un certo punto però, i pianeti si allineano, si iniziano a macinare risultati utili e con un po’ di fortuna il lieto fine è lì, ad un passo. Ma poi ti sfuma davanti. All’ultimo minuto. Al 94esimo minuto, per il pareggio raggiunto da un’altra squadra, in un’altra partita lontana kilometri.

Guardi le facce di quelli che sono accanto a te, sugli spalti, di quelli che sono in campo: le facce sconvolte di chi ci ha messo il cuore, la voce, le gambe il fiato. Le facce di chi ha dato tutto. I cuori si spezzano, le lacrime scorrono, si avverte un momento di vuoto, perché non è giusto, non è giusto che finisca così, cazzo.

Purtroppo il calcio è anche questo, è capace di essere crudele, dí strapparti dalle mani quello che sembrava saldo nel pugno solo una manciata di secondi prima.

Come si racconta in quelle favole sul calcio, ci ritroveremo a pensare tra qualche tempo che non saranno però quella manciata di secondi a cancellare il viaggio fatto fino adesso, né i progressi o i legami che si sono creati, né tantomeno l’impegno che è stato profuso. Penseremo che ogni secondo speso in quello stadio ne è valsa la pena, perché perde solo chi non ci prova nemmeno.

Perché sì, Il calcio è crudele, ma il suo bello è che permette sempre provare di nuovo a chi ci mette impegno, a chi ci crede, a chi non rinuncia a far vivere quella favola…

Oltre ogni risultato, GRAZIE RAGAZZI !!!

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