RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Gentile Roberto Formigoni, sembrano passati millenni da quando Albertini progettava la Milano che poi abbiamo visto realizzata negli anni successivi da Moratti e Pisapia.
Oggi Piazza Vetra che lui aveva cintato ha ancora una bestemmia scritta sul muro di una basilica che ha parti antiche di 1500 anni, bivacco di persone che intimoriscono le famiglie che vogliono rinfrescarsi in un giardino a 2 passi dal Duomo, la cattedrale che ha visto un tentativo di stupro in stile Piazza Tahrir e questa incuria la cittร la pagherร a lungo termine con minore turismo, mancate sponsorizzazioni di eventi e calo dell’indotto degli esercizi commerciali lรฌ vicini.
L’8 settembre di quest’anno lo stadio di proprietร della Juventus compirร 13 anni di fatturato e di posti di lavoro dati al suo indotto, la Atalanta e il Monza da tempo hanno il loro stadio di proprietร e mentre Milano che รจ stata fino a poco fa la unica cittร con 2 squadre che hanno vinto la Champions league e vede ora Milan e Inter progettare la migrazione in altri comuni mentre a Palazzo Marino si discute di ristrutturazione di San Siro, lo stadio il cui mancato abbattimento per creare una struttura nuova per motivi ambientali porterร probabilmente a una colata di cemento nel Parco Sud, vicino alla Abbazia di Chiaravalle, intervento che probabilmente viene considerata molto piรน compatibile con l’ambiente.
Chi guida la cittร ha abbandonato il rispetto delle istituzioni dei sindaci storici di Milano: attacca il Consiglio Comunale dando del clientelare alla gestione degli Ambrogini e guida una giunta che oramai vede anche dalla maggioranza levarsi voci di protesta perchรฉ provvedimenti votati da tutto il consiglio e con il parere favorevole della giunta vengono poi tranquillamente dimenticati, come รจ stato dimenticato lo striscione che doveva essere appeso a Palazzo Marino per ricordare Mahsa Amini (e a questo proposito stendiamo un velo pietoso sull’atteggiamento verso Israele del centrosinistra).
E quando si muove fa annunci trionfali come quello dello studentato nel palazzo delle Olimpiadi salvo poi non dire che quella opera di diritto allo studio salvaguarda il diritto allo studio di chi puรฒ permettersi una stanza a 1000 euro al mese (e nel frattempo si scopre che qualcuno a soli 500 euro in piรน al mese ha un appartamento che non paga l’IMU in Brera).
In questo scenario il leader di cui non il centrodestra ma la cittร avrebbe bisogno dovrebbe non fare comizi populisti ma di incarnare e realizzare un progetto complesso di rilancio di Milano come metropoli europea e internazionale nel mondo.
A Milano serve una figura che abbia una cultura politica e radici ideali solide ma anche una esperienza amministrativa sul campo in grado di rendere concreto il riformismo che รจ nel DNA della cittร da sempre.
Crediamo che lei, per le sue radici democristiane e per la sua esperienza amministrativa sarebbe perfetto per incarnare questo ruolo.
Le chiediamo allora la sua disponibilitร ad accettare la candidatura a Sindaco di Milano e a partecipare al dibattito attorno a un nuovo progetto per la Milano del 2030, di modo che questa volta la alternativa di centrodestra sia pronta per tempo ed efficace”.
Giampaolo Berni Ferretti (Consigliere Municipio 1 Forza Italia) (*nella foto sotto)
Gianni Rubagotti (Segretario Associazione Radicale Miriam Cazzavillan)
MIrko De Carli (Consigliere Nazionale con delega ai rapporti europei del Popolo della Famiglia)