Il progetto Pollicino: i cittadini raccontano come si muove la città

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Mobilità sostenibile. Lunedì mattina a Milano al Palazzo delle Stelline, con il supporto di NORDCOM, un’interessante tavola rotonda dedicata questa innovativa App che può cambiare in meglio le nostre vite e quelle degli enti locali

MILANO – Possono le amministrazioni locali pianificare efficacemente una mobilità più sostenibile, studiando gli spostamenti dei propri cittadini?
La risposta è assolutamente Si’ e la nuova App Io Pollicino, che può essere installata sui nostri smartphone e che vede già una brillante ‘case history’ nel comune di Bologna ne è una prova tangibile.
Sarà questo uno dei temi al centro della tavola rotonda che si tiene alle Stelline di Milano, lunedì 27 marzo dalle 9,30 in avanti che vede protagonisti diversi partner tra cui l’Osservatorio Sharing Mobility, la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Nordcom società del gruppo FNM, con la presenza addirittura di una delegazione del Québec in Italia (regione canadese a prevalenza francofona).
Tutti di assoluto spesso i relatori che interverranno nelle diverse sessioni con le conclusioni affidate all’On.le Tullio Ferrante Sottosegretario al Ministero dei Trasporti e Infrastrutture e Franco Lucente neo Assessore regionale ai Trasporti e Mobilità Sostenibile di Regione Lombardia.

UN PATTO TRA AMMINISTRATORI E CITTADINI

Come si diceva poco sopra, l’innovativa App ‘Io Pollicino’ anche attraverso un ideale patto tra enti locali e cittadini nel nome di uno sviluppo sostenibile e, soprattutto, di città più vivibili, può davvero diventare un alleato prezioso per chi si trova a gestire il delicato e di grande attualità tema della mobilità urbana.
Il tracciamento degli spostamenti avviene in modo del tutto anonimo, dunque, nessun “Grande Fratello”, piuttosto la raccolta di un campione rappresentativo che può fornire indicatori utili in materia al decisore finale che sono, appunto, le nostre amministrazioni. Con questo nuovo tipo d’indagine, dunque, è possibile fornire un ritratto accurato della mobilità di una città grazie a poche centinaia di abitanti che partecipano volontariamente all’indagine e che ne condividono le finalità.

COME FUNZIONA L’APP POLLICINO

L’App è in grado di registrare gli spostamenti effettuati dal soggetto tracciato e riconosce automaticamente con quale mezzo di trasporto siano avvenuti questi spostamenti. Oltre al tracciamento e assegnazione automatica del mezzo di trasporto utilizzato, l’App affianca un modulo per chiedere ulteriori info a chi partecipa all’indagine: per es., se il mezzo che sta utilizzando è di proprietà o è condiviso, se viaggia da solo o è in compagnia, il motivo per cui si sta spostando etc. L’app mobile è anche uno strumento per raccogliere a basso costo dati di mobilità altamente dettagliati anche sulle modalità attive (ciclopedonalità).

QUELLE PREZIOSE ‘BRICIOLE DI PANE’

I “mobility data”, raccolti da dispositivi come smartphone o veicoli, registrano a intervalli regolari una serie di punti con latitudine e longitudine la posizione di una persona. I mobility data prendono spesso il nome di Geospatial trip data, Geospatial mobility data ma anche bread-crumb, un termine che letteralmente significa briciole di pane e che evoca la famosa favola di Pollicino.

LA CONSAPEVOLEZZA ALLA BASE DI COMPORTAMENTI PIU’ SOSTENIBILI

In ultima analisi, comprendere come si muovono le persone è il primo passo per poter intervenire e decidere tempestivamente di cambiare in meglio. Ma soprattutto è da qui che si parte nella costruzione delle cosiddette ‘buone pratiche’. Solamente con la consapevolezza il cittadino potrà modificare il suo comportamento e fare la sua parte nella transizione ecologica. Tecnicamente si tratta di una strategia di azione definita Aweareness, Beahavioural Change (ABC) che ha l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sull’impatto della mobilità e, idealmente, cambino il loro comportamento e prendano decisioni migliori riguardo ai propri spostamenti quotidiani. L’app IoPollicino, con uno speciale modulo aggiuntivo, può fornire questo tipo di informazioni all’utente e incoraggiarlo a ridurre gli impatti economici, sociali e ambientali del suo modello di mobilità.

BOLOGNA CITTA’ APRIPISTA

Bologna è la città italiana dove è stata condotta la prima sperimentazione dell’indagine con la metodologia Pollicino. L’obiettivo di questa prima esperienza è stata mettere a punto il metodo di indagine e il modello di collaborazione da replicare in futuro, anche in altre realtà territoriali. Analoghe esperienze si sono svolte all’estero nelle città di Montreal in Canada e La Rochelle in Francia. L’auspicio e tra le finalità principe di questa giornata di studi è di fare in modo che vi sia un lavoro di ‘semina’ e, quindi, di positiva ‘contaminazione’, affinché anche altre realtà locali decidano di intraprendere questo percorso virtuoso.

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