“Il colore dei diritti” non è solo Battaglia di Magenta: la mostra di Anpi ricorda i tanti fatti, personaggi e cambiamenti del 1859

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In occasione delle iniziative per la rassegna “Magenta e il suo colore” la sezione Anpi di magenta partecipa come partner del programma dell’amministrazione comunale nell’ambito culturale storico con una mostra che parla dei diritti.

MAGENTA – Sarà inaugurata la sera del 10 ottobre alle ore 21 presso la Sala Consiliare “Mariangela Basile” di via Fornaroli 30, la mostra “Il colore dei diritti”, a cura di Anpi Magenta con opera di Giovanni Sesia. Tra i relatori l’artista e il professor Emilio Florio: un lavoro impegnativo che è stato anche ricerca storica e che ha portato alla realizzazione una decina di tavole.
Anpi Magenta ha aderito al Programma dell’Amministrazione Comunale su “Magenta e il suo colore” proponendo alla cittadinanza una mostra che richiama il contesto storico del 1859, non solo europeo, ma i valori e i principi che in quel periodo avevano preso forma con la Dichiarazione dei Diritti dell’uomo e del cittadino del 1789. Quell’anno infatti accaddero episodi di conquista e affermazione di molti principi che facevano riferimento alla Rivoluzione Francese.

Politica, leggi, economia, società, sono molti gli ambiti che hanno risentito dell’influsso della trasformazione in atto. Primo fra tutti, la guerra d’indipendenza italiana, dal 27 aprile al 12 luglio 1859, che determinò la successiva e più incisiva fase del Risorgimento, al termine della quale si ebbe la formazione del Regno d’Italia (1861). John Brown, attivista statunitense, fautore dell’abolizionismo della schiavitù, venne arrestato ed impiccato nel dicembre 1859. Il saggio di Stuart Mill “Trattato sulla libertà” diede vita al Radicalismo democratico. La pubblicazione “Per la critica dell’economia politica” di Karl Marx ispirò la nascita del movimento socialista.
E ancora nel 1859: l’affermazione dell’istruzione elementare obbligatoria si diffuse proprio in quegli anni nella maggior parte dei Paesi e in Italia con la legge Casati. L’affermazione della libertà di stampa, con la nascita di alcuni giornali sui quali prese voce il dibattito politico. Cadono le barriere doganali tra gli staterelli italiani, si espande l’imprenditoria, nascono nuove imprese e si materializzavano distinzioni sociali sempre più forti. Si estende il Movimento del femminismo, come desiderio di cambiamento; durante questo periodo del Risorgimento molte donne tennero salotti letterari che diffusero le idee riformatrici. Emerge il movimento omosessuale, ma limitato ad alcune personalità e forme embrionali di associazionismo. Si estendono i principi di tolleranza e rispetto delle diverse religioni e verranno sanciti i diritti delle minoranze.
La mostra è un’occasione di riflessione storica e attuale, considerate le ultime vicende internazionali; rimarrà esposta al piano terra della Biblioteca comunale a partire dalle ore 11:00 di martedì 10 fino alle ore 14:00 di sabato 14 ottobre durante gli orari di apertura della Biblioteca.

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