RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Il sindaco di Abbiategrasso Cesare Nai sottolinea minoritaria la parte che non vuole l’infrastruttura rispetto ad una maggioranza di cittadini abbiatensi che per due volte ha eletto lui e il suo schieramento da sempre favorevole alla “superstrada”. Innanzitutto va chiarito ai cittadini, al Sindaco Nai e ad una parte di stampa minoritaria e aggressiva che stravede per questa infrastruttura, che nel tratto Magenta-Albairate (tratta A inclusa nel progetto TOEM) e Albairate-Milano (tratta B stralciata) sono di classe A – Autostradale a pagamento* (strada extraurbana o urbana a carreggiate indipendenti o separate da spartitrafco invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia). L’opera sarà realizzata in due tempi sia per mancanza di fondi sia per far digerire alla popolazione questa opera in silenzio. Non a caso i terreni che saranno espropriati da subito tengono in considerazione la superficie occupata dell’infrastruttura autostradale.
Ma veniamo a rispondere alla dichiarazione del Sindaco sui numeri dei cittadini pro “Tangenziale”. Secondo noi è confutata dai voti delle ultime elezioni amministrative poiché i voti presi dal centrodestra, favorevole al progetto ANAS, sono stati 4.761 mentre quelli presi da altre liste critiche al progetto, che hanno chiesto “di rivedere complessivamente il progetto” e “di ampliare e ristrutturare il sistema viabilistico esistente prima di dare spazio a nuove opere”, sono stati 6.565+ 1.804 voti. A loro vanno aggiunte le firme dei cittadini di Albairate e Cassinetta di Lugagnano, da sempre contrari a QUESTO progetto.
Spesso veniamo accusati di essere NIMBY (Not In My Back Yard) e per certi versi potrebbe essere vero dato che Albairate sostiene il maggior carico dell’opera, pari al 31,8% mentre Cassinetta di Lugagnano si troverà il suo comune diviso da un’autostrada il cui carico sproporzionato è pari al 6,3%.
Ma allo stesso modo Abbiategrasso può essere considerato un comune YINMBY (Yes In My Back Yard) poiché vuole a tutti i costi quest’opera che, secondo la sua visione, migliorerebbe sia la viabilità della Via Dante sia quella in direzione Cassinetta-Robecco. Peccato che proprio su queste due direttrici siano nati e nasceranno supermercati e nuovi centri commerciali che sicuramente hanno contribuito e contribuiranno a congestionare il traffico. Stessa cosa per Vigevano che dopo Il Ducale ha dato i permessi per costruire nuovi poli commerciali. Certo che poi, secondo la sua ottica, servono nuove strade, ma costruite su territorio altrui! Noi, invece, i poveri NIMBY del carretto, come ci sbefeggiano sui social, da sempre abbiamo sostenuto il potenziamento del trasporto pubblico che però è gestito in Regione da trent’anni e con continui disservizi dalla stessa parte politica del sindaco Nai. In particolare Albairate ha accolto la stazione RFI col doppio binario. Da sempre favorevoli ad alternative soft siamo stati molto contenti di veder trasformato in rotonda l’incrocio semaforico di Albairate/Vermezzo sulla SS 494 che ha alleviato il traffico verso Milano e saremmo ancora più contenti se si adegueranno le attuali circonvallazioni di Abbiategrasso, se il Comune di Robecco S/N ritenesse più utile realizzare un vera circonvallazione al posto di una tangenziale (autostrada), se si realizzeranno piste ciclabili di collegamento trai i comuni del territorio, se si riqualificassero la SS494, la SS526 e la SP114 destinata con la tratta C a diventare ancora più un imbuto (…)
Nel frattempo il raddoppio ferroviario ad oggi rimane una chimera per i tanti pendolari lavoratori, Prefettura, Agenzia delle Entrate sono sparite e presto potrebbe sparire anche l’Ospedale Cantù sempre gestito da Regione Lombardia ovvero dalla stessa parte politica del sindaco Nai. A questa mancanza di servizi occorre aggiungere la diminuzione delle aziende agricole, vanto della città, a causa dello sfrenato consumo di suolo fertile: ma tanto ci pensa la Festa dell’agricoltura, “una tradizione radicata da oltre 500 anni” a mettere le cose a posto. Però le dichiarazioni del sindaco Nai davanti al senatore Massimo Garavaglia e ai consiglieri regionali Silvia Scurati e Christian Garavaglia ci fanno venire i brividi: “Noi siamo in equilibrio tra un mondo in continua evoluzione, tra tradizione e futuro, e dobbiamo garantire questa sinergia, preservandola MA ANCHE ofrendo infrastrutture in grado di competere con altre realtà”.
Quali siano le altre realtà lo stiamo vedendo tutti nell’area del Paggianunz, verso Cassinetta, lungo la Via Dante, verso Morimondo con una nuova strada e terreni espropriati. A cui si aggiungeranno nuovi poli della logistica lungo il tracciato della TOEM (Tangenziale Ovest Esterna di Milano) che si collegherà alla tratta C in pieno Parco Agricolo Sud. Infine sul richiamo alle dichiarazioni di Domenico Finiguerra in Piazza Marconi, al termine della manifestazione, possiamo solo dire che il tempo passa, alcune certezze possono mutare. Siamo stati contenti della grande partecipazione di cittadini, di Enti, Partiti Politici, Associazioni e Aziende che hanno confermato e/o rivista la propria posizione in merito alla Tangenziale. Sperare ancora che il progetto vecchio di venticinque anni, oggi monco della tratta che va a Milano, sia ancora attuale è una assurdità. Non possiamo perdere ancora tempo su un progetto che deve essere CANCELLATO per ripartire tutti insieme verso un futuro più sostenibile. Forse lo stesso al quale ha pensato il Sindaco Nai quando ha organizzato la Green Week lo scorso marzo.
Comitati No Tangenziale del Parco del Ticino e Parco Agricolo Sud Milano
Come sempre pubblichiamo (escluso un piccolo taglio, il documento era prolisso) la posizione, sempre la stessa, dei Comitati No Tangenziale. Ribadiamo ancora una volta, ma ormai sono isolati e autoreferenziali, che si oppongono a un’opera che non è una tangenziale. Mentono sin dal nome stesso (il loro). La loro, invece, è da sempre una posizione (legittima) di estrema minoranza. L’unico risultato prodotto dai loro 20 e rotti anni di battaglie, legittime ribadiamo, è lo zero, il nulla assoluto. Nessuno dei loro capataz, nessuna delle loro forze politiche di sostegno ha prodotto un centimetro di adeguamento di strade o ferrovie. Gli smemorati no tang dimenticano che da decenni la loro progenie si è sempre opposta a OGNI progetto stradale di potenziamento di una rete vecchia di mezzo secolo. Il loro tempo è scaduto. Il vostro tempo è scaduto. Lasciate che finalmente, dopo decenni di ritardo, le opere si facciano. Stradali e ferroviarie. Se e quando avverrà non sarà certo per merito vostro. Sui centri commerciali e lo sviluppo complessivo dei nostri territori le vostre riflessioni meritano invece, e sicuramente, una menzione. Chi scrive crede che a partire dagli anni Novanta sia invalsa una profonda impostura, diffusa da forze politiche a voi affini (ma non solo), ed è quella di ‘sviluppo sostenibile’. Le riflessioni di Massimo Fini ed Emanuele Severino,due giganti del pensiero troppo spesso rimossi, conducono da tempo alla incompatibilità ontologica tra i termini SVILUPPO e SOSTENIBILITA’. In sostanza, riflettono Fini e Severino, lo sviluppo non contempla alcuna sostenibilità. Ma si tratta di una riflessione ben più mastodontica delle misere cronachette su una strada attesa da decenni e che solo i No Tang ormai non vogliono. Non pubblichiamo invece la lunga articolessa dei No Tang in replica al sindaco di Vigevano Andrea Ceffa, il quale aveva detto che se i contrari all’opera andassero lungo la 494 dal lunedì al venerdì a manifestare richierebbero di prendersi calci nel deretano. E’ una sorta di verità teologale. Non se ne avvedono solo loro ( i no tang), ergo è un problema loro.
Fabrizio Provera