“L’assalto” dei clienti alle escort lo racconta bene Annalisa, escort di Roma: La paura a tornare a lavorare c’è, ma si può in sicurezza se anche i clienti ragionano. Ho avuto addirittura più richieste di rapporti non protetti e di baci in bocca, nonostante tutto quello che si è passato in questi mesi. Ovviamente non li ricevevo prima a queste condizioni e se me lo chiedono non li accontento. Mi sono attrezzata con tutte le precauzioni: mascherine, guanti e un macchinario per sanificare l’aria dell’appartamento in cui ricevo. Dovremo cambiare il modo di lavorare, ma ci possiamo convivere, anche perchè chi non sta bene non viene a trovarci…Ho ricevuto solo lunedì quasi 100 telefonate e in due giorni ho guadagnato quasi 3000 euro, ma ho ricevuto solo i clienti che conosco, di cui mi fido e so dove sono stati.
La crescita del numero di annunci di sex workers presenti su tutti i siti dedicati online sta invece aumentando lentamente. Meno del 30% delle escort che normalmente sono attive durante questo periodo dell’anno su tutti i siti di settore sono tornate in attività la scorsa settimana. Nella fase centrale del lockdown di metà aprile, il livello degli annunci presenti su tutti i siti dedicati era sceso del -94%, mentre nella prima settimana di maggio si è arrivati al -72%.
Camilla, escort di Roma, racconta: Non ricevo e faccio ancora solo videochat. I nuovi clienti prevalentemente chiamano per avere informazioni, quelli affezionati invece mi mandano messaggi per sapere come sto. Questo si è intensificato dal 4 maggio. Molti iniziano a non fidarsi più delle videochat perchè hanno paura delle truffe pagando in anticipo, ma anche noi non siamo tranquille a farci pagare dopo. La cosa che più mi preoccupa è che il 70% dei clienti nuovi che chiamano chiedono tutti di fare cose scoperte, senza preservativo e addirittura volendo baciare in bocca. Gli uomini sono impazziti. I clienti seri non vengono invece, hanno ancora paura.
|