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Expo 2025 Osaka, al Padiglione Italia la settimana dedicata a cibo e agricoltura

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ESTERI: Ultim’ora ticinonotizie.it

OSAKA (GIAPPONE) (ITALPRESS) – Al Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka inizia la missione istituzionale del ministro Francesco Lollobrigida e del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Un’occasione per ribadire la centralità dell’intero comparto agritech nel ripensare alle società del futuro, tema cardine dell’Expo di Osaka, e per inaugurare la settimana tematica “Necessities of Life: Food, Clothing and Shelter Week”.

Per l’occasione, il Padiglione Italia aggiorna l’immagine della sua Piazza, inaugurando con la presenza del Ministro una serie di orti biologici: un’installazione temporanea capace di richiamare l’attenzione sulle tematiche del cibo e della sostenibilità, in un modo divertente e immediato. Dopo il taglio del nastro inaugurale, avvenuto alla presenza del Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, Mario Vattani, del Segretario Generale di Expo 2025 Osaka, Ishige Hiroyuki e alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Giappone, Gianluigi Benedetti, la missione è proseguita all’interno del Padiglione Italia, con l’attivazione di uno speciale video immersivo realizzato dal MASAF che sarà parte integrante della visitor experience per tutta la settimana tematica.

A seguire, nell’Auditorium del Padiglione Italia si sono svolti i lavori del primo Market trends and opportunities for Italian wine in Asia, un tavolo di lavoro dedicato all’export nel settore vitivinicolo, realizzato dal Ministero in collaborazione con ICE. Dopo i saluti introduttivi del Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, Mario Vattani, sono intervenuti, oltre all’Onorevole Ministro Francesco Lollobrigida: Matteo Zoppas, Presidente di ICE; Federico Bricolo, Presidente di Veronafiere; Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura; Luigi Scordamaglia, AD di Filiera Italia e direttore mercati e politiche internazionali Coldiretti; Lamberto Frescobaldi, Presidente dell’Unione Italiana Vini (UIV) e Marzia Varvaglione, Presidente del Comité Européen des Enterprises Vin (CEEV). Insieme a loro: Stefano Bottega, Co-Owner, Bottega e Presidente del Gruppo Vinicolo CVE; Diva Moretti Polegato, Export Manager per gli UK, gli Stati Uniti e il Messico di Villa Sandi; Nadia Zenato, Owner della cantina Zenato; Mihoko Kizu di JET; Thomas Ling Teck Chong di Entwine Asia e Vera Malisani, Co-Founder di Ethica Wine Asia Pacific.

Protagonista dei lavori il mercato asiatico, che con i suoi 9,4 miliardi di dollari di valore al consumo è una grande opportunità per gli esportatori italiani di vini: secondo una recente analisi dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly, tornerà a crescere con un +16% previsto fino al 2028 dopo il calo degli scorsi anni dovuto alla contrazione dei consumi in Cina.

“Il Giappone è un Paese amico che apprezza i nostri prodotti, il nostro stile di vita e la nostra cucina. Nella settimana dell’Agricoltura all’Expo di Osaka siamo orgogliosi di poter mettere in mostra le eccellenze che fanno grande il sistema agroalimentare italiano e gli strumenti all’avanguardia sviluppati dal nostro settore Agritech. Con questa esposizione sempre più persone avranno l’opportunità di conoscere come l’Italia lavora e questo significa dare opportunità alla nostra economia di consolidare vecchi mercati e di aprirne di nuovi” – ha dichiarato il Ministro Francesco Lollobrigida.

“Con la visita Istituzionale del Ministro Francesco Lollobrigida inauguriamo una settimana importante, non solo per l’Expo, ma per il futuro delle nostre società” – ha sottolineato il Commissario Generale per l’Italia ad Expo 2025 Osaka, Amb. Mario Vattani“La presenza e il lavoro sinergico di partner importanti come ICE, Veronafiere, Confagricoltura, Filiera Italia, Federvini, Unione Italiana Vini e CEEV aumenta il valore sistemico di una missione che vede il Padiglione Italia quale strumento della diplomazia della crescita al servizio dell’internazionalizzazione delle nostre imprese italiane”.

‘Vogliamo confermare il valore importante dell’agroalimentare italiano: dobbiamo aiutare gli imprenditori, le imprese grandi piccole e medie, nel loro processo di internazionalizzazione. Tradizione, storia, arte ma anche Valori, principi e tradizioni sono i cardini del Made in Italy che stiamo esprimendo anche all’interno di questo Padiglione Italia. Il Ministro Francesco Lollobrigida ha indicato una traiettoria chiara: portare l’export agroalimentare italiano a 100 miliardi di euro. È un obiettivo raggiungibile, perché l’agroalimentare italiano sta registrando performance di crescita solide e costanti. Lo dimostrano i numeri del nostro vino: nel 2024 il settore ha raggiunto 8,1 miliardi di euro (+5,5% sul 2023) e nel primo bimestre del 2025 l’export vinicolo ha toccato 1,2 miliardi di euro, in crescita del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. L’Asia orientale rappresenta un mercato strategico: l’export vinicolo italiano nel 2024 ha toccato 434 milioni di euro. Inoltre, nel 2024 abbiamo esportato in Asia 5,6 miliardi di euro di prodotti agroalimentari, in aumento del 7,5% rispetto al 2023 e del 41,6% rispetto al 2019. Numeri che raccontano di un mercato dal potenziale alto, ma serve continuare a investire sulla promozione e sulla rimozione degli ostacoli tecnici, come le barriere non tariffarie e le certificazioni. ICE è impegnata su questo fronte, lavorando in sinergia con la rete delle ambasciate e il Sistema Paese (composto anche da SACE, Simest e Cdp) che operano sotto l’egida della diplomazia della crescita promossa dal Ministero degli Affari Esteri, in collegamento con il Ministero dell’Agricoltura. Il vino italiano – come tutto l’agroalimentare – non è più confinato al canale etnico. Sta entrando sempre di più nelle cucine locali, anche in Asia. È apprezzato per la sua qualità, per il suo valore culturale, per l’identità che rappresenta. E questo ci rende ancora più forti nella competizione globale. Oggi abbiamo lavorato sullo sviluppo del settore vitivinicolo creando un momento di incontro tra imprese e importatori asiatici e giapponesi nella cornice dell’Expo, dove domanda ed offerta si sono incontrate e corteggiate”, ha dichiarato il Presidente di ICE, Matteo Zoppas.

‘Dopo la partecipazione all’esposizione universale del 2015 a Milano con il Padiglione del Vino, Veronafiere con Vinitaly è di nuovo in prima fila all’Expo in Giappone per rafforzare la presenza del nostro sistema vitivinicolo sui mercati internazionali. Vinitaly è un vero e proprio brand-bandiera per la promozione enologica italiana. Con una masterclass e un forum organizzati a Osaka insieme a Ice-Agenzia, conferma il proprio impegno con le istituzioni e le imprese per valorizzare il prodotto vino quale ambasciatore della nostra cultura, del territorio e di uno stile di vita unico al mondo’, ha dichiarato Federico Bricolo, Presidente di Veronafiere. “L’Asia rappresenta un mosaico di mercati estremamente diversi per cultura, economia e regolamentazione: una sfida complessa ma anche un’enorme opportunità per il vino italiano. I nostri produttori possono contare su punti di forza riconosciuti a livello globale: qualità eccellente, ampia varietà e una forte identità territoriale. Per affrontare con successo questi sbocchi commerciali è fondamentale ‘fare sistema’: serve una collaborazione sempre più stretta tra aziende, istituzioni e consorzi, con l’obiettivo di promuovere un’immagine coordinata e strutturare un’organizzazione integrata capace di abbattere i costi e facilitare una penetrazione capillare. Giappone, Cina e Corea del Sud – i mercati più maturi – assorbono da soli quasi 300 milioni di euro di vino italiano, ovvero circa i due terzi dell’intero export verso l’Asia. C’è margine per crescere all’interno di questo triangolo e per allargare gli orizzonti verso India, Vietnam, Hong Kong e Singapore”, afferma Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura.

“Questo è un mercato preparato, pronto a comprendere e apprezzare il vino come espressione del Made in Italy, ma non solo il vino, anche il territorio, la cultura, lo stile di vita e la tradizione. I consumatori giapponesi sono molto attenti e particolarmente esigenti, in quanto cercano etichette sostenibili, a basso impatto ambientale e autenticamente ricche di storia. Questo vale per il vino così come per tutti i prodotti alimentari italiani. Con una particolare attenzione alla qualità degli ingredienti e al rispetto del prodotto (basti pensare all’arte del taglio), il Giappone è uno dei Paesi al mondo più capaci di comprendere il valore aggiunto del nostro settore agroalimentare e di apprezzarlo per quello che realmente vale. Expo Osaka è un’occasione unica per presentare le nostre eccellenze tra tradizione e innovazione al resto del mondo in un padiglione Italia straordinario e tra i più visitati di tutti”, sostiene Luigi Scordamaglia, AD Filiera Italia e direttore mercati e politiche internazionali Coldiretti.

“Detto che il mercato americano non è sostituibile, la fluidità e l’incertezza del contesto attuale, così come la possibilità dell’introduzione di dazi al vino italiano, hanno acceso un campanello d’allarme che non possiamo più ignorare. Il settore deve maturare la consapevolezza della necessità di allargare il raggio d’azione, diversificando l’export verso nuove destinazioni. Il mercato asiatico, a questo proposito, può diventare lo sbocco più strategico per il futuro commerciale delle nostre imprese. Per penetrare efficacemente in questi Paesi, servirà quindi un duplice sforzo: a livello imprenditoriale, per trovare i giusti canali culturali, comunicativi e distributivi, e a livello politico istituzionale per garantire la rimozione delle barriere al commercio anche attraverso accordi di libero scambio”, ha dichiarato Lamberto Frescobaldi, presidente Unione italiana vini (Uiv).

“Nel celebrare l’inaugurazione dell’Expo di Osaka, è importante ricordare anche oggi il ruolo fondamentale che il vino continua a svolgere, unendo le persone di diverse culture e continenti. Il vino è molto più di una semplice bevanda – è un simbolo del nostro patrimonio e della nostra cultura, uno strumento che ha dato valore a tanti territori e, inoltre, un compagno naturale della gastronomia, sia tradizionale che contemporanea – ha commentato Marzia Varvaglione, Presidente del Comité Européen des Enterprises Vins (CEEV) -. Da secoli rappresenta un legame indissolubile e privilegiato con il territorio di appartenenza, nonché ambasciatore ed espressione del territorio stesso’.

-Foto Commissariato Expo 2025 Osaka-
(ITALPRESS).

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