Droga tra Italia e Spagna, 24 arresti. A capo dell’organizzazione un 47enne di Cuggiono

Basi di spaccio anche a Turbigo e Magenta: indagine della Direzione Antimafia e della Procura di Milano

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La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia-, ha dato esecuzione come riportato dal nostro Graziano Masperi ieri sera a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 24 persone (17 destinatari di misura custodiale in carcere e 7 della misura degli arresti domiciliari) gravemente indiziate di essere, a vario titolo, promotori, organizzatori e partecipi di associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Ad alcuni indagati, la Procura contesta altresì il reato riciclaggio. Oltre che in provincia di Milano, gli arresti sono stati eseguiti in provincia di Novara e Monza-Brianza. Due degli indagati (padre e figlio) sono stati localizzati e arrestati a Malaga. L’indagine, condotta dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile, è iniziata nel 2021 e costituisce la progressione investigativa di precedenti inchieste, nel corso delle quali sono emersi alcuni degli odierni indagati come persone inserite in contesti criminali di spessore.

Tra questi un 35 enne di origine siciliana, ma dimorante nel comune di Limbiate, il quale è ritenuto al vertice di un sodalizio capace di rifornire di hashish, marijuana e cocaina non solo clienti stanziati in Lombardia, ma anche a Roma e Palermo. Un secondo e diverso sodalizio individuato, specializzato nel traffico di cocaina, ha base nei comuni di Turbigo e Magenta.

Al suo vertice è ritenuto esservi un italiano di 47 anni, originario di Cuggiono, ma da alcuni anni stabilmente dimorante a Malaga, in Spagna, dove, ha anche avviato attività commerciali.

Per perfezionare i traffici di droga, l’uomo si è avvalso della collaborazione del figlio 22enne, che godendo anche della protezione fornita da pregiudicati calabresi legati al padre e anch’essi legati all’associazione. Rilevante la stima degli affari illeciti del cosiddetto gruppo di Turbigo, che per movimentare il denaro dall’Italia alla Spagna si avvaleva di alcuni cittadini cinesi.

Il tutto facendo ricorso al metodo “hawala”, ottenendo in cambio commissioni pari a 1,5% del denaro fraudolentemente trasferito, oltre 1,4 milione solo nel periodo maggio-ottobre 2021. Scoperta anche un’ulteriore cellula criminale, attiva nel traffico di hashish proveniente dalla Spagna, che ha portato al sequestro di 440 chili di hashish a Vimercate nel settembre del 2021, con l’arresto di un soggetto italiano residente in Brianza e ritenuto promotore dell’associazione. Sempre indagando su quest’ultimo sodalizio, emergeva un traffico di armi, che venivano acquistate e importate dall’area dell’ex Jugoslavia. Complessivamente nel corso dell’indagine sono stati già operati 26 arresti in flagranza di reato, e posti in sequestro, oltre alle armi e munizioni sopra menzionate, 15,5 chili di cocaina, 457 chili di hashish, 90 chili e 150 piante di marijuana, 100 mila euro in contanti.

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