Nasconde altre verità la storia dell’uomo che ha maltrattato i genitori a Corbetta. Il procedimento avviato nei suoi confronti è arrivato alla decisione del giudice che ha stabilito il divieto di avvicinarsi a mamma e papà ultrasettantenni, mantenendo una distanza di almeno 500 metri e di avere il cosiddetto braccialetto elettronico per verificarne gli spostamenti. L’uomo ha commesso tanti errori, ma la causa di tutto questo è da ricercare in un disagio psichico che va preso in carico da persone esperte e competenti e non va sottovalutato.
E’ il fratello dell’uomo a lanciare l’allarme partendo da un dato di fatto. “Siamo soli a far fronte ad una situazione drammatica – ha detto – il giudice ha preso delle decisioni legittime, ma mio fratello, che ha dei problemi di salute mentale, è, di fatto, un pericolo per tutti. E nessuno riesce a fare nulla”.
Il problema è aggravato dal fatto che per poter sottoporre una persona a delle cure serve il suo consenso. E questo non c’è. “Non lo possiamo obbligare – ha commentato il sindaco Marco Ballarini – quando ci comunicano un trattamento sanitario obbligatorio lo eseguiamo, ma non possiamo farlo noi di imperio”. Tutto questo ha comportato, nel corso degli anni, un susseguirsi di problemi. Minacce, aggressioni e quant’altro, spesso per avere dei soldi. Il sindaco Ballarini assicura che è disponibile ad incontrare la famiglia e cercare di capire insieme cosa si possa fare, nel limite di quelle che sono le competenze di un comune. “Cosa che ho già fatto in passato – conclude – Tutte le volte che me lo hanno chiesto li ho incontrati”.