Canegrate, si avvicina il giorno della professione perpetua per suor Rita Fallea

La sosterrà nella chiesa di Sant'Agostino domenica 15 settembre.

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La sua vocazione è nata pian piano, come un ruscello che ha finito per inondare progressivamente il suo cuore. Domenica 15 settembre la canegratese suor Rita Fallea sosterrà nella chiesa di Sant’Agostino in Milano la sua professione perpetua. E tutta Canegrate si prepara ad avvolgerla in un abbraccio. “Ero già all’Università- ricorda la futura suora sulle colonne del bollettino Passaparola – era un periodo caratterizzato da tante domande, su quale direzione stava prendendo la mia vita e su cosa mi rendeva veramente felice, non frequentavo molto la parrocchia e non sono mai stata animatrice all’oratorio, ci sono andata da bambina, ma poi crescendo non ho più partecipato, il cammino della catechesi si era interrotto dopo la cresima”.

Il suo cammino, insomma, non pareva essere orientato alla professione religiosa. Poi, nel periodo dell’Università, la folgorazione: “sentivo che c’era sempre qualcosa che mi mancava per essere veramente felice- prosegue -. qualcosa che dovevo cercare, e un po’ per caso e un po’ per provvidenza mi sono riavvicinata alla Chiesa, a una carissima amica era mancato il nonno e sono andata al funerale, mentre ero lì ho pensato al coretto dei ragazzi della parrocchia e che forse, un po’ per distrarmi, vi avrei potuto partecipare, sono andata a fare la prove, è bastato così poco e ho ripreso a frequentare con costanza la Messa e poi l’oratorio”.

La vocazione era nata e si sarebbe in poco tempo fatta più solida. Dal gruppo dei giovani della parrocchia alla meditazione sulle pagine del Vangelo, dal colloquio con don Andrea appena arrivato a Canegrate a un ritiro con l’Azione Cattolica, tutto ha contribuito a spingerla verso il richiamo del Signore. L’incontro con le monache benedettine di San Giulio le ha fatto comprendere che la sua chiamata era questa ed era autentica. Poi sarebbero arrivate diverse altre esperienze volte a confermare la scelta di vita fatta. E ora la gioia dell’abbraccio della vita consacrata. Insieme con quei canegratesi che l’hanno sempre amata, sostenuta, ammirata.

Cristiano Comelli

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