Aspettando lo spoglio Comunali/1, Abbiategrasso sotto il 50 e (quasi) pecora nera in provincia di Milano

Che ad Abbiategrasso ci fosse aria di astensionismo lo si era colto, ma questo riscontro dalle urne va oltre le previsioni. 10 punti in meno di Magenta, dove si passa dal 59% del 2017 al 57 di ieri, sono un dato chiarissimo.

A questo punto, in attesa dell’apertura degli scrutini dopo le 14, l’impresa più ardua è capire CHI beneficerà di questo dato statistico. Molto difficile. Il centrodestra nel 2017 rimase poco sotto il 40%, con Finiguerra al 23. Ma c’era un’offerta politica più ampia.

Difficile credere ai soloni dell’allarmismo o di chi prevedeva bagni di masse adirate per talune scelte amministrative recarsi in massa alle urne. Dai numeri si desume che O questa emergenza non esiste O che non importa agli abbiatensi.

Anni fa le affluenze basse favorivano i partiti di sinistra, oggi non è più così. Dagli ultimi rumors potrebbe darsi che il riscontro che otterrà Luigi Tarantola possa essere decisivo: un Tarantola al 15% o meno (nel 2017 prese l’8%) potrebbe agevolare il centrodestra, un Tarantola capace di andare oltre il 15, o addirittura al 20, porterebbe a un rimescolamento delle carte.

Nai conta su 5 liste, Fossati su tre, Tarantola su due: il voto ai partiti, cui sommare quello ai soli candidati sindaci, sarà una dirimente essenziale.

Ancora poche ore e tutti i nodi saranno sciolti, le urne aprono alle 14.