MILANO Si registra una moderata ripresa lungo l’asta del fiume Po: vicino al delta la portata torna a scavallare il limite minimo, con Pontelagoscuro che, seppur di poco, supera i 450 metri cubi al secondo (mc/s).
C’è però poco da rallegrarsi – avverte l’Anbi, l’Associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue – perchè la principale asta fluviale del Paese è a circa il 30% della media storica mensile. In Valle d’Aosta, si è ridotto il manto nevoso nella sezione centro-occidentale della regione, contribuendo all’aumento di portata nella Dora Baltea, più che dimezzata rispetto alla media, ma superiore all’anno scorso (fonte: Centro Funzionale Regionale Valle d’Aosta). Segno positivo anche per gli altri fiumi piemontesi (unica eccezione: l’Orco), ma i livelli di crescita sono assolutamente esigui e resta preoccupante il confronto con le rilevazioni del siccitosissimo 2022, largamente superiori.
In Lombardia, il fiume Adda cresce di mc/s 17 e torna a superare, dopo mesi, i 60 metri cubi al secondo (è bene ricordare che, in altri tempi, tale alveo ha superato i 1600 metri cubi al secondo…). Migliorano le condizioni idriche di Serio ed Oglio così come, a sorpresa, il quantitativo di neve al suolo (+20% circa), che fa sperare in un procrastinarsi della coltre bianca sui pendii lombardi. Le riserve idriche sono più che dimezzate rispetto alla media dal 2006, ma soprattutto la disponibilità d’acqua lacustre è inferiore all’anno scorso ( 434,7 milioni di metri cubi contro Mmc. 472,9). In Liguria calano i livelli dei fiumi Argentina, Magra (mezzo metro meno della media mensile) ed Entella (-cm. 72 sulla media).
In Veneto, una buona performance è segnata dal fiume Adige (+cm. 50), così come dal Bacchiglione (+cm. 60) e dalla Livenza (+cm. 38); continua, invece, l’altalena di portata nel Piave, caratterizzato da un andamento carsico.In Friuli Venezia Giulia, il livello del fiume Cellina cresce rispetto alla settimana scorsa, ma resta inferiore di circa 20 centimetri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; superiore è invece la Fella, mentre pari al 2022 sono le altezze di Tagliamento e Resia.In Emilia Romagna, infine, a crescere sono solo i fiumi Secchia ed Enza, che restano però al di sotto del minimo storico mensile.