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++Abbiategrasso esce da Ats: adesso è un problema (per Magenta, e non solo)

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ABBIATEGRASSO MAGENTA  Ancora una volta, negli ultimi anni, si addensano nubi cupe sul futuro di Ats, la società nata da una coraggiosa intuizione del compianto Giovanni Lami, che è passata da anni travagliati. 
Ieri sera il Comune di Abbiategrasso ha votato in Consiglio comunale la fuoriuscita dalla società con sede a Magenta.

All’ordine del giorno dell’assise di Bià c’era il punto relativo alle MODALITÀ DI ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO TRASPORTO SCOLASTICO DI TITOLARITÀ COMUNALE E INDIRIZZI IN MERITO ALLA DISMISSIONE DELLA PARTECIPAZIONE AL CAPITALE SOCIALE DELL’AZIENDA TRASPORTI SCOLASTICI SRL.

Esaminati i conti, la giunta di Cesare Nai ha deciso dunque di uscire dal Ats. Provvedimento votato dalla maggioranza, con astensione delle opposizioni.

Ad Abbiategrasso Ats si è occupata di trasporto scolastico e in passato del bus navetta (nei giorni di mercato). Ora la città NON resterà scoperta, subentrerà la Stav di Vigevano (che offrirà dei risparmi alle casse di piazza Marconi) e manterrà il lavoro dei due autisti già in carico ad Ats.

Il problema tuttavia si fa pressante, per i conti della società che fino a ieri erapartecipata dai Comuni di Abbiategrasso, Albairate, Bareggio, Boffalora sopra Ticino, Busto Garolfo, Canegrate, Cassinetta di Lugagnano, Corbetta, Cuggiono, – InverunoMagenta, Parabiago, Sedriano e dai  Comuni non Soci Magnago e Turbigo.

Altre sono state le uscite, nel recente passato (e le voci sono di altri Comuni dubbiosi). Il  trasporto  scolastico  costituisce  il  fulcro  dell’attività  di  A.T.S.  srl,  senza però  limitarsi  al  servizio  di  trasporto  all’ingresso  e  all’uscita  degli  studenti dalle  scuole,  ma  anche  ai  collegamenti  delle  Direzioni  Didattiche  con piscine,  biblioteche,  e  per  lo  svolgimento  di  gite  scolastiche  e  viaggi d’istruzione. Inoltre  A.T.S.  srl  offre  la  possibilità  di  un  trasporto  urbano  e  mercatale, volto  al  collegamento  delle  periferie  dei  Comuni  con  il  centro  cittadino  gli spazi commerciali, sia fissi che saltuari.

Se per i grossi Comuni una soluzione sul mercato del trasporto alla fine si trova comunque, il tema è come garantire il servizio nei Comuni più piccoli. Ed è questo il nodo principale che (ora) bisognerà sciogliere: la tenuta del bilancio, i conti, la gestione d’esercizio dovrà fare i conti con la fuoriuscita di un Comune che garantiva una parte importante del fatturato complessivo.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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