“Non avere paura del buio”: le classi quarte dell’IC Carlo Fontana incontrano l’autrice

Come un libro di filastrocche diventa spettacolo: per il Natale spazio alla poesia, alla riflessione e al linguaggio del corpo e dei gesti.

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Un augurio di Natale particolare quello delle classi quarte della scuola primaria dell’Istituto Carlo Fontana che prima della fine della scuola hanno proposto un momento articolato tra musica, poesia e gesti, per far riflettere sui diritti umani e in particolare quelli dell’infanzia. Alla base di tutto, il libro di filastrocche di Mariangela Giusti, “Non Avere Paura del Buio”: “Un lavoro bello e voi bravissimi, mi avete fatto commuovere; sono stata attenta e ho notato molti messaggi positivi e significativi”, ha commentato l’autrice e docente all’Università Bicocca.

“La nostra storia parla non del buio spaventoso delle tenebre, ma di quel piccolo buio che a volte sentiamo dentro di noi, quando siamo tristi o insicuri o ci dobbiamo confrontare con piccole o grandi difficoltà della vita – ha spiegato la maestra Elisabetta Rossi nell’introduzione -. Dentro ognuno di noi brilla una luce, una piccola stella che ci guida. E con l’aiuto dell’amicizia, della solidarietà, e della magia del Natale, quella luce può illuminare anche le notti più buie”.

La performance è stata curata nella scrittura e nella regia dal gruppo Ego Eimi, voluto e costituito dai docenti dell’IC, coordinato da Michele Volgarino: “Già dal mese di ottobre abbiamo lavorato sulla stesura di un copione teatrale prediligendo l’azione alle parole e lasciando che la musica, le coreografie dei bambini e le filastrocche del libro “Non avere paura del buio” della Prof.ssa Mariangela Giusti, a cui ci siamo ispirati per la stesura della performance, regalassero grandi emozioni a tutti i presenti”.

I complimenti agli alunni e ai docenti di Ego Eimi e di classe sono arrivati anche dal Dirigente Scolastico, prof. Davide Basano: “Siamo abituati ad un linguaggio verbale e narrativo, ne siamo quasi subissati, ma oggi ricordiamo che il linguaggio della poesia, della filastrocca, del corpo e dei gesti che è altrettanto importante”.

La performance è stata messa in scena sia nella scuola “Santa Caterina” di Magenta, nella “Leonardo da Vinci” di Robecco, al termine di un progetto gratuito di tre ore di laboratorio per classe. Il gruppo teatrale Ego Eimì è formato dai docenti Sabrina Scalia, Chiara Tordi, Cristina Morchio, Federica Mandelli, Miriam Arengi, Valeria Intranuovo (nella foto insieme all’autrice e al Dirigente).

■ Prima Pagina

Ultim'ora

Altre Storie

Pubblicità

Ultim'ora nazionali

Altre Storie

Pubblicità

contenuti dei partner