Dopo la nostra interrogazione parlamentare sul caso della Fornace di Rho – dichiarano gli esponenti della Lega – le ultime dichiarazioni del collettivo confermano quello che da tempo denunciamo: a Rho esiste una realtà che occupa abusivamente un immobile da anni, che rivendica apertamente la propria permanenza e che sfida le istituzioni e la legge. Parlano di “spazio pubblico restituito alla collettività”, ma la realtà è un’altra: è un’occupazione illegale tollerata da chi dovrebbe far rispettare la legge.
Di fronte a questo, l’ammiccamento pubblico del nostro Primo cittadino per trovare soluzioni condivise con gli abusivi, pur percorrendo la via della legalità, è terminato con un sonoro due di picche da parte degli attivisti e una sfida nei confronti delle istituzioni.
Conosciamo bene l’abissale differenza tra chi fa cultura rispettando le regole e chi si fregia di occupare abusivamente una proprietà altrui, e abbiamo ritenuto sin da subito inopportune le aperture della Giunta comunale. Nemmeno la ricerca di consenso elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative può giustificare l’atteggiamento accomodante rivolto a chi ha trasformato un bene privato in un centro politico fuori da ogni regola.
Chiediamo al Sindaco Andrea Orlandi e al Comune di Rho di assumere finalmente una posizione decisa e coerente con l’impegno per la legalità tanto professato: o si sta con le istituzioni o si sta con chi calpesta le regole.
La Lega continuerà a denunciare questa situazione inaccettabile, che fa un torto a tutte le realtà associative che si impegnano con correttezza e sacrifici a pagarsi una sede o a mettersi in fila agli uffici comunali per prenotare sale e spazi.
Lo dichiarano Fabrizio Cecchetti, Deputato lombardo della Lega, Segretario dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati, e Christian Colombo, Consigliere comunale di Rho e Consigliere metropolitano di Milano.