“Io davo i soldi agli avvocati per le pratiche, io portavo la busta li e poi si arrangiavano loro. Loro lavorano, hanno le loro parcelle e non potevo portargli le caramelle. Noi avevamo tre avvocati e andavano pagati perché sono loro che hanno fanno tutti”. Lo afferma Giuseppe Sempio, padre di Andrea, nuovamente indagato per l’omicido di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007.
Le sue parole fanno riferimento alla svolta sul caso: l’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti è stato indagato in corruzione in atti giudiziari perché nel 2017 avrebbe favorito l’archiviazione di Sempio. Nel provvedimento di perquisizione e sequestro scattato oggi si fa riferimento a un appunto scritto a mano, trovato lo scorso maggio a casa Sempio, con la dicitura ‘Venditti gip archivia x 20. 30 euro’. Appunti che Giuseppe Sempio prova a spiegare.
“E’ un pizzino che ho scritto, i 20-30 euro non hanno significato, capire adesso dopo tanti anni a cosa servivano diventa difficile, poi mi è stato detto che forse sono le marche da bollo per dei documenti” aggiunge ospite di ‘Quarto grado’. “Io tengo appunti di tutto, anche del contatore dell’elettricità, del contatore dell’acqua e mi segno tutte le spese” spiega Giuseppe Sempio che poi precisa: “Io Venditti l’ho visto una volta solo quando ci ha interrogato”.
“Anche questa schifezza che è uscita oggi contro il dottor Venditti: possiamo dire una cosa sia io che mio marito, il dottor Venditti noi l’abbiamo visto una volta sola a Pavia quando siamo stati chiamati nel 2017 e basta, non lo conosciamo personalmente e nessuno della famiglia Sempio ha mai dato una lira al dottor Venditti. Quindi anche tutte le accuse che vengono fatte contro di lui per quanto riguarda la famiglia Sempio sono delle emerite schifezze”. Lo ha detto a Quarto Grado la mamma di Sempio, Daniela Ferrari, che oggi, insieme con il marito è stata sentita dagli inquirenti dopo che la Procura di Brescia ha accusato l’ex procuratore aggiunto Mario Venditti di corruzione.