Calano in Lombardia i casi di peste suina e la Regione vola a Bruxelles per chiedere la riduzione delle zone di restrizione. Lo annuncia l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi, che oggi ha incontrato a Palazzo Lombardia Giovanni Filippini, Commissario straordinario per la Peste Suina Africana.
“La situazione epidemiologica è oggi radicalmente migliorata – spiega l’assessore Beduschi – e i dati consentono di essere fiduciosi per chiedere la revisione delle aree più colpite, come nel caso della provincia di Pavia, ma anche nelle zone sottoposte a restrizione nel lodigiano e cremonese. Sarebbe un passo fondamentale per restituire prospettiva agli allevatori dopo tre anni di sacrifici e blocchi commerciali”.
Durante l’incontro è stato fatto il punto sugli interventi di biosicurezza sostenuti da Regione e Ministero dell’Agricoltura. Grazie al contributo decisivo del mondo venatorio nel contenimento dei cinghiali, all’aumentata ricerca delle carcasse grazie all’utilizzo dei cani molecolari e alla realizzazione di recinzioni lungo i corridoi autostradali, è stato possibile ridurre la circolazione del virus e la pressione della fauna selvatica.
“L’obiettivo è riportare gradualmente il settore alla normalità – conclude Beduschi -, senza perdere identità e capacità produttiva. La Lombardia resta un pilastro della suinicoltura nazionale e siamo determinati a garantire alle nostre imprese le condizioni per tornare a competere e crescere”.