Busto Garolfo: l’adesione a Euro.Pa va alla Corte dei Conti

Ma l'Amministrazione puntualizza: 'Si tratta di un parere non vincolante. Ci teniamo a fare chiarezza"

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Bocciatura? No, solo richiesta di parere non vincolante. La giunta di Busto Garolfo vuole mettere un po’ di chiarezza sulla vicenda del pronunciamento della Corte dei Conti rispetto all’adesione del comune alla società Euro.Pa che tanto ha scaldato gli animi di una recente assemblea civica.

Busto Garolfo, specifica la giunta in una nota, “è l’ultimo dei diciannove comuni ad avere aderito a Euro. Pa e lo ha fatto con la medesima procedura effettuata precedentemente da tutti gli altri comuni”.

Mentre le opposizioni parlavano di bocciatura da parte dell’organismo di controllo statale, il sindaco Giovanni Rigiroli e la giunta parlano invece di una semplice richiesta di parere non vincolante.

“Il parere (non si tratta di una sentenza) – si legge nel documento della Giunta – non ha carattere vincolante e non inficia in nessun modo gli atti dell’amministrazione comunale, è stata la stessa amministrazione a chiedere il parere della Corte dei Conti inviando alla stessa tutta la documentazione tecnica ritenuta necessaria e identica a quella prodotta”, Ergo, specifica la giunta, “la Corte dei Conti richiede semplicemente al comune di giustificare in modo più completo le motivazioni che determineranno, o hanno determinato, gli affidamenti dei servizi a Euro. Pa”.

Quindi, è la conclusione tratta dall’amministrazione bustese, “il parere non è vincolante, nessuna bocciatura dalla Corte dei Conti ma un parere negativo motivato da presunte lacune non sostanziali e facilmente risolvibili, nessun illecito e nessun danno da parte dell’amministrazione comunale e atti tutti assolutamente validi”.

Cristiano Comelli

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