Magenta e caso Moschea: la sentenza del Consiglio di Stato ‘bypassa’ l’amministrazione e la volontà popolare

Il provvedimento dei Giudici di fatto agisce come vera e propria Variante al PGT rispetto ad un'area destinata attualmente a verde pubblico. Il comune ora dovrà fare un bando. Consiglio comunale e Regione totalmente ignorate. Siamo al paradosso. Ma questa è vera democrazia?

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Poco alla volta stiamo mettendo insieme i pezzi del puzzle e, francamente, posto il diritto sacro santo ed inscalfibile, della comunità mussulmana di avere un luogo dove ritrovarsi per pregare, quanto emerso parlando con il Sindaco Luca Del Gobbo e dirigenti del comune di piazza Formenti, ci pare, obiettivamente, un paradosso giuridico.

Ci sembra davvero bizzarro – ma le sentenze vanno rispettate così come la legge – che un provvedimento del nostro Consiglio di Stato vada in deroga alle previsioni di un Piano di Governo del Territorio. Perché da come ci è stata spiegata la valenza del provvedimento, l’effetto ‘Consiglio di Stato’ è parificato ad una vera e propria Variante di PGT. Ma dura lex, sed lex ….

Ergo il terreno di via Tobagi, zona industriale, attualmente con destinazione a verde, in virtù del pronunciamento dei Giudici del Consiglio di Stato, diventa automaticamente adatto ad ospitare una moschea.

Chiaro e palpabile, il disappunto delle forze politiche del centrodestra. Perché se da un lato il Sindaco Luca Del Gobbo tiene la barra al centro, anche in virtù dei rapporti cordiali e collaborativi costruiti in questi anni con la comunità islamica e i suoi portavoce (in primis il buon Munib), decisamente diverso è l’atteggiamento della Lega, che è già partita a cannoneggiare.

A noi, da osservatori esterni, quello che stranisce è che la volontà popolare espressa dal Consiglio comunale democraticamente eletto, così come quella di un’Amministrazione, piuttosto che dell’ente Regione – che di norma deve sempre dare il suo avvallo alla Variante di PGT – di fatto vengano azzerati completamente. E’ democratico tutto ciò? Non lo sappiamo. Sappiamo solo che nessuno degli enti citati su questa storia toccano palla, usando il gergo calcistico.

E’ un ragionamento, sia ben chiaro, che esula persino dalla fattispecie oggetto del contendere.

La sentenza agisce per usare uno slogan come un vero e proprio ‘scacco matto’ nei confronti non solo di una Amministrazione, ma anche di un’intera comunità e del suo territorio. Giusto, sbagliato? Restiamo perplessi. Questo ormai è il percorso tracciato.

L’Amministrazione dovrà mettere a bando quell’area e poi se sarà la comunità mussulmana ad aggiudicarsela, come dicono i francesi “Les jeux sont faits, rien ne va plus….”.

F.V.

■ Prima Pagina

Ultim'ora

Pubblicità

Ultim'ora nazionali

Pubblicità

contenuti dei partner