“Ancora una volta e purtroppo siamo di fronte alla solita polemica infondata ,non la prima e forse neanche l’ultima ,come nel vaso del diritto allo studio. Per loro andrebbe chiusa l’Asm, per non parlare del teatro Lirico, che a loro dire così non va”.
Contro stilettata del sindaco Luca Del Gobbo a Progetto Magenta, che sulla Bit ha attaccato il primo cittadino e la scelta di tornare, da domani, all’evento numero uno sul turismo in Italia.
“Sono anni che Magenta va alla Bit, rassegna dove lo ricordo sono presenti tutte le Regioni italiane, decine e decine di paesi da tutto il mondo ,tutte le altre città come l’Abbiatense e il Parco del Ticino. Progetto Magenta non si accorge che l’interesse su Magenta si sta riattivando, c’è sviluppo e movimento , siamo in posizione strategica, reduci dal record storico di abbonamenti al Lirico. La Bit, ne sono convinto, rimane una opportunità anche nel 2025; basti pensare che il 14 settembre prossimo ci sarà il raduno regionale dei Bersaglieri, un evento importante. Non entro nel merito dei numeri , ci vorrebbe un discorso più ampio sul ritorno in termini di marketing, che non può essere banalizzato; il sindaco Ddel Gobbo vuole Magenta al centro dell’attenzione. I risultati si stanno vedendo, Progetto Magenta parla sempre e solo da opposizione, purtroppo per loro non siamo più la cenerentola e abbiamo importanti relazioni con soggetti autorevoli e importanti, siamo tornati a essere centro qualificante e pulsante”.
Il sindaco chiude con una battuta e una puntura: “Se devo dirla tutta, forse gli Amici di Magenta dovrebbero cambiare consulente; qualcuno in campagna elettorale mi diede del Putin, dimostrano che forse non vale molto. Lo stesso suggerirei di fare col suggeritore in tema di Bit: cambiatelo. Da parte mia io risponderò in consiglio comunale, convinto come sono che in un contesto non facile tenere alto l’interesse su una media città come Magenta non è semplice, ma noi ci siamo. E soprattutto vogliamo esserci e ci saremo”, conclude Del Gobbo.