Apre il Tigros di Arluno, tra entusiasmo e malcontenti. Taglio del nastro con le autorità

un altro centro commerciale apre i battenti nel territorio.

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Per entrarci alcuni si sono messi in coda addirittura alle 7.31 del mattino. L’attesa per l’apertura del supemercato Tigros ad Arluno si toccava con mano. E se il sindaco Alfio Colombo, invitato all’inaugurazione del nuovo centro di grande distribuzione in via Mazzini, ha espresso il suo entusiasmo anche perché il comune riuscirà a portarsi a casa le opere accessorie come la ciclabile verso il Famila e la piantumazione nella zona sottolineando anche come “l’apertura del nuovo Tigros non è stata facile nè era scontata in tempi brevi”, in paese e lungo i sociali si sono già formati due schieramenti nettamente opposti. Il primo va nella direzione del “per fortuna” e sottolinea comunque la bontà della presenza di un nuovo punto a servizio dei cittadini non soltanto arlunesi.

Il secondo, invece, batte il chiodo sul concetto del “ma era proprio necessario” oppure punta al possibile contraccolpo in termini viabilistici nella zona. E proprio su quest’ultimo punto alcuni cittadini chiedono siano adottati opportuni accorgimenti per non ingolfare la zona. “Il nuovo supermercato – ha sottolineato Colombo in una nota di risposta a un utente – sorge su quello che era un terreno privato, non comunale, nel piano di governo del territorio in vigore da dieci anni che scadrà solo il prossimo anno il terreno prevedeva la possibilità di un insediamento commerciale, il comune non ha ora la possibilità normativa per dire no non si fa, ma quello che poteva fare era chiedere la sistemazione della viabilità di via Tasso, la piantumazione di alberi e il completamento della ciclabile verso il Famila , cose che sono state inserite nel progetto”. Più in generale, il sindaco arlunese vede nel progetto sia le premesse sia il risultato di un “clima di collaborazione che rimarrà una costante nel rapporto fra il comune e i privati che decidono di investire ad Arluno”.

Cristiano Comelli

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