Non si sono mai amati. Ma soprattutto il Consigliere ‘dem’ Simone Negri (così come altri in passato del suo partito) sono soliti fare passerelle alle ‘case popolari’ di Magenta, salvo poi dimostrare coi fatti la scarsa conoscenza del territorio e incappare anche in qualche gaffe che denota il loro essere del tutto ‘foresti’ rispetto al Magentino.
Già perché definire – come ha fatto notare il Sindaco Magenta Luca Del Gobbo che ha origini toscane ma radici ben piantate soprattutto in quel di Pontevecchio – taverna quello che per intere generazioni è il ‘circul’ del Daniel (Daniele ndr) prima e oggi portato avanti rigorosamente made in Nosotti, è qualcosa di “sacrilego”…. Non a caso, Del Gobbo – e qui partiamo volutamente dal fondo della sua polemica politica per smorzare un po’ i toni – ha ribadito “che il Circolino è un’istituzione…”.
Ma riavvolgiamo il nastro. Succede che qualche giorno fa, come da prassi, il Consigliere regionale dei ‘Dem’ Simone Negri, accompagnato dai luogotenenti locali del PD, si faccia un giro alle Case Aler di Magenta.
Che le Aler (‘case popolari’ per tutti) si trovino in condizioni difficili, di degrado e con parecchi disagi per chi vi abita non è una sorpresa. Purtroppo, è come dire che d’estate fa caldo…. E infatti Negri si fa il suo tour e poi attacca Del Gobbo come d’ordinanza. Un dèjà vu già visto e stravisto come una pellicola passata troppe volte in TV. Schema inflazionato.
Oggi così, immancabile a margine della conferenza sul distretto urbano del commercio, la risposta del Primo cittadino. Che è partito da una domanda di fondo obiettivamente innegabile: “Negri denuncia, polemizza ma poi che fa? Perché questo non basta a risolvere i problemi (tanti) delle ALER poi bisogna interloquire con chi di dovere”.
Ed è qui che è partita la risposta costruttiva del Sindaco che ha ricordato l’apertura di un tavolo permanente con ALER e delle relazioni pressoché settimanali, grazie al lavoro scrupoloso e costante dell’Assessore al Welfare Chiodini.
Un lavoro che ha portato a risultati concreti. “A settembre avremo a Magenta il Presidente di ALER – ha annunciato Del Gobbo – con il quale andremo a sottoscrivere due protocolli d’intesa molto importanti per la riqualificazione di queste palazzine”.
Insomma, tanto per dire che Del Gobbo e Chiodini sono ‘sul pezzo’.
“I problemi li conosco e bene – ha proseguito Del Gobbo – è la terza volta che faccio il Sindaco della mia città e non lo dico certo con spocchia, ma con la responsabilità e l’onere, che si porta dietro questo incarico. Sono stato due volte Consigliere regionale, ho ha avuto l’onore di essere anche Assessore regionale. Insomma, qualcosa ho fatto e probabilmente si deve essere creato un rapporto di stima e fiducia coi Magentini. Li incontro ovunque, alle ALER, al bar, in Comune, in piazza e so bene che ci sono queste criticità da sistemare. Ma non basta denunciarlo e poi tornarsene a casa, occorre, fare ….”.
E qui pare proprio che con la firma dei protocolli del prossimo settembre l’Amministrazione Del Gobbo abbia messo un piccolo ma importante tassello rispetto ad una problematica enorme che si trascina ormai decenni.
In chiosa Del Gobbo ha invitato alla collaborazione istituzionale dando un consiglio a Negri.
“Guardi in casa sua e suoni al campanello di Fabio Pizzul e Carlo Borghetti, due galantuomini, due politici che hanno il senso delle Istituzioni. Con loro in Consiglio regionale mi sono trovato più volte a collaborare pur partendo da posizioni diverse. Chi sta dall’altra parte – ha ripetuto Del Gobbo – non è il nemico da abbattere a tutti i costi, ma un avversario con il quale nel rispetto dei ruoli si può e si dovrebbe collaborare per risolvere tematiche complesse come questa”.
Una lezione di ‘buona politica’ dunque a chi invece preferisce buttarla in caciara, secondo la vecchia polemica politica. Niente di nuovo sotto il sol leone di fine luglio.