RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
“Ringrazio l’assessore regionale Gianluca Comazzi e il commissario provinciale Graziano Musella per la fiducia accordatami”.
È così che Ilaria Cova, già vicesindaco di Busto Garolfo, annuncia la sua nomina a responsabile cittadino di Forza Italia per il Comune dell’Alto Milanese.
“Ilaria Cova è una risorsa concreta per Forza Italia. Una donna di grandissima esperienza, che ha sempre mostrato impegno e dedizione nel proprio lavoro. Il suo più che ventennale impegno politico è una chiara testimonianza della sua determinazione e della sua volontà a lavorare per il bene di tutti i cittadini bustesi. La sua nomina a responsabile cittadino di Forza Italia le permetterà di contribuire in modo significativo e di affrontare le sfide che il futuro porterà a Busto Garolfo” conclude l’assessore regionale al Territorio e Sistemi Verdi, Gianluca Comazzi.
IL NOSTRO COMMENTO
Ilaria Cova è stata, negli ultimi anni, una giovane politica brillante e capace. Da Busto Garolfo, e da under 40, era arrivata ad essere vicesindaco e componente della direzione regionale del Partito Democratico. Una giovane in carriera, insomma. C’erano tutti gli elementi per una corsa brillante ed a lungo termine, poi però (come spesso accade) qualcosa si è inceppato. Ilaria Cova è uscita dal Pd (e dal centrosinistra), rispuntando nel 2023 come candidata alle elezioni regionali tra le fila della lista di Letizia Moratti. Corsa infruttuosa e cambio di casacca. Adesso, al pari di molti altri esponenti di Lombardia Migliore, la Cova indossa i colori azzurri: ‘via’ Moratti sono infatti affluiti in FI molte donne e molti uomini, anche di peso. Persino ex consiglieri regionali dei 5 Stelle. La politica è cangiante e noi non siamo di primo pelo, poco o nulla ci sorprende. Epperò, per dirla alla Gianpiero Mughini, con questa transumante e transeunte andatura Ilaria Cova passa da una forza aderente al Partito Socialista Europeo ad una che invece si riconosce nel Partito Popolare Europeo. Non sono differenze di poco conto. E per una politica in cui crediamo sia giusto continuare a credere ad apparati e ispirazioni valoriali, e culturali, troppa disinvoltura (legittima, per carità) ci pone delle domande. Specie in una fase storica caratterizzata dal crescente e preoccupante distacco tra partiti, politica politicienne e cittadini. Un percorso come quello di Sara Bettinelli, tanto per fare un esempio (ne parlavamo ieri), ci è parso e ci pare maggiormente lineare. Ma tant’è. Tanti auguri a Ilaria Cova.
F.P.