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‘Troppi incidenti a Malpensa, sicurezza a rischio’: il j’accuse del Comitato Cittadini di Varallo

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MALPENSA – Tra i tanti elementi positivi sbandierati per giustificare lโ€™adozione del โ€œBridgeโ€ e legittimare quindi il trasferimento del 90% della operativitร  dei voli dallโ€™aeroporto di Milano Linate aย Malpensa รจ stata menzionata piรน volte una notevole attenzione al concetto di โ€œSicurezzaโ€,ย sia per quanto attiene quella relativa alla operativitร  dei voli, sia per quanto attiene alleย operazioni di terra.

Dobbiamo purtroppo prendere atto che quanto avevamo sostenuto sin dallโ€™inizio, in merito
alla necessitร  di porre in essere opportuni adeguamenti in relazione al Piano di
Emergenza Aeroportuale-PEA ed al Piano di Emergenza Esterno-PEE non sembrerebbe
aver avuto poi un concreto adempimento nelle 10 pagine dell’ORDINANZA n. 5/2019 con
cui il Dirigente dellโ€™ENAC Competente per Circoscrizione Aeroportuale di Milano Malpensa
รจ andato ad modificare lโ€™Ordinanza n. 4/2016 del 26 settembre 2016 di 69 pagine, con la
quale รจ stato adottato il Piano di Emergenza Aeroportuale.

Non รจ chi non veda come con lโ€™incremento dei voli si determini un evidente aumento del
rischio incidente aeronautico e del rischio connesso alle attivitร  airside e landside.
Lo stesso Piano di emergenza ed evacuazione ai sensi dellโ€™art. 5 del D.M. 10.03.1998 e
d.lgs. 81/08 del Terminal 1-Aerostazione passeggeri avrebbe dovuto necessitare una
riformulazione per i tre mesi dell’aggravio dei voli.
L’emergenza derivante dal rischio โ€œincidente aereoโ€ in fase di decollo e/o atterraggio,
inoltre, ha considerato le ricadute sul territorio varesino e novarese?
Il โ€œProgetto per la messa a punto di procedure di interventoโ€ e lโ€™โ€œOrganizzazione di una
esercitazione per la verifica del Piano di Emergenza Esternoโ€ avrebbero dovuto concepire
scenari di intervento nei quali i mezzi dei VVFF potevano operare senza ostacoli di sorta.

Gli ultimi tre gravi incidenti, accaduti in data :
โ€ข 5 Settembre 2019 (incidente tra un trattorino di una societร  di Handling ed un
Cessna 560XL-marche OE-GES, con danneggiamento semiala e conseguente
sversamento a terra di carburante)
โ€ข 12 Settembre 2019 (mezzo dei Vigili del Fuoco schiantatosi ed incastratosi sotto il
braccio che collega la zona dei Check-In ai satelliti di imbarco)
โ€ข 20 Settembre 2019 (scontro tra due mezzi operatori sul piazzale dellโ€™aeroporto di
Malpensa, sotto un aeromobile Iran Air)

manifestano, a fronte di una situazione di incremento delle operazioni di terra (c.d. landside), gli stati di โ€œallarmeโ€ ed โ€œemergenzaโ€ nel contesto del Piano di Emergenza.

 

Un โ€œincidenteโ€ quest’ultimo che manifesta una diretta incongruenza in un inefficace attivazione del Piano di Emergenza Aeroportuale-PEA in contrasto con quanto prescritto dalle Ordinanze 4/2016 e 5/2019.

Relativamente al primo incidente evidenziamo come ANSV abbia aperto una inchiesta a
ben 7 giorni di distanza dal verificarsi dellโ€™evento mentre per il secondo incidente, alla data
del presente comunicato, nulla risulta. Vedremo su quello accaduto oggi quali saranno le
tempistiche.

Ai livelli di Safety e di Risk assessment/Curve di isorischio/Rischio terzi aeroportuale
sembrerebbe rinviare alla fase di utilizzo specifico delle piste 35 R (atterraggio) e 35L
(decollo) delle prime giornate dell’aggravio dei voli, l’ORDINANZA N. 3/2019.
Il testo, infatti, indicava come, visto โ€œla nota prot. 0069837-P con la quale la Direzione
Operazioni Nord Ovest dellโ€™ENAC ha confermato che gli elementi arborei insistenti
allโ€™esterno del sedime aeroportuale, costituiscono ostacolo alla navigazione aerea, in
quanto forano le superfici di limitazione stabilite per lโ€™aeroporto e riportate sulle mappe di
vincolo e, segnatamente, la superficie di transizione; all’ART. 1 Il gestore aeroportuale
SEA S.p.A. รจ autorizzato โ€“ per gli scopi indicati in premessa โ€“ a procedere al taglio della
vegetazione identificata con il colore giallo nello studio planimetrico che, allegato alla
presente ordinanza, ne forma parte integrante.โ€
Sono criticitร  superate, tali da aver potuto ripristinare l’utilizzo alternato delle due piste e/o
avverso la suddetta Ordinanza รจ in atto un ricorso al TAR e/o al Presidente della
Repubblica?
Al di lร  dei fatti accaduti e descritti in sintesi, per i quali restano valide le nostre
osservazioni, prospettiamo i seguenti, quanto inevitabili interrogativi, per i quali si ha pieno
diritto ad avere risposte chiare, esaurienti e fondate:
1. รˆ possibile che in ragione del โ€œBridgeโ€ il Piano di Emergenza Aeroportuale-PEA e,
soprattutto, il Piano di Emergenza Esterno-PEE non abbiamo verificato scenari
operativi adeguati ai volumi di traffico aggiuntivi, quali stato di Allarme, Emergenza
e di Incidente?
2. Come รจ possibile che lโ€™unica circolare ENAC, emessa a proposito del Bridge, la
5/2019 preveda solo la regolamentazione della doppia emergenza e
dellโ€™assistenza/emergenza medica e non dettagli specificitร  e percorsi praticabili e
le interdizioni eventuali al land-side del PEA?
3. Sono state comunque verificate le compatibilitร  operative e la mobilitร  a terra dei
mezzi dei VVFF con una adeguata esercitazione?
4. I sindaci lombardi e piemontesi si sono preoccupati ed hanno sollecitato
l’adeguamento delle procedure ad aggiornare, prima dellโ€™inizio del Bridge, il Piano
di Emergenza Esterno? Hanno sollecitato ENAC e SEA in tal senso atteso che il
Piano di Emergenza Esterno riguarda lโ€™attivitร  dei sindaci in prima persona?

Comitato dei Cittadini di Varallo Pombia per lโ€™Aeroporto di Malpensa

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