“La democrazia oggi è in difficoltà anche perché negli ultimi anni non è stata in grado di mantenere fino in fondo le sue promesse di pace, libertà e prosperità”. Lo ha affermato il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, intervenendo all’Assemblea europea dei Presidenti dei Parlamenti in corso a Strasburgo.
“Sono tanti gli esempi che possiamo portare”, spiega Centinaio. “Il disagio sociale provocato dalle misure di austerità. La percezione di insicurezza di fronte al terrorismo internazionale e all’immigrazione illegale. Gli effetti del cambiamento climatico e le conseguenze sul piano economico e sociale, che rischiano di essere aggravate da misure irragionevoli di contrasto. La guerra di invasione russa in Ucraina, con l’aumento dei costi energetici e delle materie prime e una seria minaccia militare ai confini dell’Europa”.
“Inoltre – aggiunge il vicepresidente del Senato – i cittadini vedono annullare risultati elettorali, vedono innalzare ‘cordoni sanitari’ per isolare partiti che hanno ricevuto milioni di voti, vedono decisioni prese da tecnocrati che sembrano avere più potere di chi è stato eletto democraticamente. A tutto questo, si aggiungono gli attacchi portati da Paesi terzi, attraverso le armi ‘ibride’ della corruzione, arrivata fin dentro il Parlamento europeo, della disinformazione e dell’hackeraggio informatico”.
Centinaio avverte allora la necessità di “costruire un nuovo patto democratico” tra i cittadini e le Istituzioni, che abbia “partecipazione, trasparenza e formazione” come principi base: “I cittadini devono sentirsi più coinvolti nelle decisioni – spiega il senatore della Lega – e devono essere consapevoli che il loro voto conti davvero. I nostri Parlamenti devono saper guardare avanti, senza rifugiarsi in vecchi equilibri di comodo e senza temere il consenso e la portata innovativa di idee e movimenti, purché rispettino i valori democratici.
È fondamentale che i cittadini siano consapevoli di come nascono le decisioni, chi le ha prese, chi le ha influenzate e chi se ne assume la responsabilità. Ed è altrettanto importante che la stessa trasparenza sia garantita anche da agenzie di lobbying, mezzi di informazione e social media. Infine, dobbiamo riuscire a costruire un’opinione pubblica informata, impegnata ed educata al rispetto e al compromesso”.