Un nuovo polo logistico nel Parco del Ticino. Raccolta firme a Castano Primo per dire NO

Sarà di 120mila mq il nuovo polo logistico con capannoni alti più di 20 metri, su una superficie di 12 ettari pari a 17 campi di calcio cementificati. I cittadini non ci stanno e denunciano: “Soldi e interessi sono prioritari”.

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Proprio non lo vogliono, per tanti motivi, il primo che il nuovo polo logistico sarà adiacente all’Istituto scolastico “Torno”. E allora gazebo in piazza Mazzini per la raccolta firme nelle mattinate del 3 e 4 maggio dalle 9.00 alle 13.00. L’iniziativa si ripeterà anche il successivo fine settimana 10 e 11 maggio.
A chiamare i cittadini alla responsabilità verso l’ambiente e gli spazi di una città vivibile è un comitato spontaneo formato da cittadini abitanti nei comuni di Castano Primo, Buscate, Cuggiono, Robecchetto con Induno, Turbigo e di un’area più vasta, “che hanno a cuore la salute e la tutela del territorio in cui viviamo”.

Perché quello che è in progetto è un enorme polo logistico di 120mila mq, con capannoni alti anche più di 20 metri su suolo attualmente agricolo e boschivo, adiacente zona residenziale e all’istituto scolastico superiore “G. Torno”, che è zona sensibile. “Ci appelliamo alla Legge Regionale della Lombardia 8 Agosto 2024 n 15 (art. 3 commi: a,b,c,e,f…) – dicono – e alla sentenza del TAR Lombardia 3230-2024 pubblicata il 18 Novembre 2024 che “disciplinano gli insediamenti logistici” riguardo soprattutto il riutilizzo di aree dismesse per evitare inutile consumo di suolo, la vicinanza alle Reti Transeuropee dei Trasporti, salvaguardia della salute pubblica e considerazione dell’attività agricola…”

Per avere un’idea un po’ più precisa, la superficie interessata di 12 ettari corrisponde a 17 campi da calcio cementificati e sottratti per sempre all’agricoltura; è prevedibile – spiega il comitato – “un aumento esponenziale del traffico veicolare su strada (causando inquinamento acustico e atmosferico, con conseguente incremento di malattie cardiovascolari, respiratorie e oncologiche) di mezzi pesanti che transiteranno 24h/24 su Viale Resistenza per connettersi alla superstrada uscita Castano Primo Sud-Buscate Nord. La medesima uscita verrà utilizzata da camion provenienti dal polo logistico in costruzione nel comune di Robecchetto con Induno (a Malvaglio, area compresa tra Candiani e Ristorante Mariuccia), su un’area di 94.000 mq”.

In questo modo Castano Primo rischia di diventare sinonimo di logistica con “conseguente degrado e perdita di valore di immobili e attività commerciali locali”. Ma Castano è, per così dire, in buona compagnia, come sottolinea l’Unicomal (Unione dei Comitati di Malpensa) che fa riferimento ai diversi progetti avviati o allo studio intorno allo scalo aeroportuale più importante del cargo italiano, che gestisce il 62% delle merci per via aerea a Malpensa. Tra i progetti nel mirino ci sono il maxipoli logistico di Tornavento di 312mila mq in una delle zone più preziose del Parco del Ticino, il progetto di 90mila mq a Cairate, l’area logistica di Robecchetto con Induno, 48 “baie” per il carico e scarico merci su un’area di 94mila mq su terreni naturali.

Per info: [email protected]

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