Tre incidenti in poche ore nelle montagne lombarde. Gli uomini del Soccorso alpino hanno recuperato tre persone, una delle quali senza vita. I primi due interventi sono stati effettuati tra la serata di venerdì e la mattinata di ieri.
Alle 18.30 di venerdì è scattato l’allarme per una persona che si era persa sulle pendici del Monte Puscio, nel territorio del comune di Ponte Lambro, nella Brianza comasca. L’escursionista è stato ritrovato in una zona impervia in buone condizioni di salute. L’intervento si è concluso in tarda serata. Esito non altrettanto positivo per il secondo intervento, riguardante un uomo che si era diretto ai Corni di Canzo. Intorno alle 22 di venerdì, non vedendolo rientrare, i familiari hanno lanciato l’allarme; i soccorritori della stazione del Triangolo Lariano si sono diretti sul posto, ma una volta localizzato l’uomo, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. L’ultimo intervento si è verificato ieri mattina: gli uomini della stazione di Valle Trompia del Soccorso alpino, V Delegazione bresciana, sono stati allertati da un cacciatore che si era infortunato in località Dosso Castol, in Val Trompia, a circa 600 metri di quota. Non riuscendo più a proseguire, ha lanciato una richiesta di aiuto. La squadra del Cnsas, composta da sei tecnici e un operatore tecnico sanitario, lo ha individuato e raggiunto. L’uomo è stata valutato, imbarellato e trasportato con una barella portantina a valle, dove ad attenderlo c’era l’ambulanza di Villa Carcina. I soccorritori sono rientrati nel primo pomeriggio.
Il Cnsas lancia un appello generale legato a questo periodo: è molto importante valutare con attenzione i tempi del rientro, considerato che le ore di luce a disposizione si stanno riducendo: soprattutto quando la conoscenza dei posti non è approfondita, è utile programmare l’itinerario in base alla difficoltà e alle proprie capacità. La prevenzione permette di godersi la montagna in sicurezza e di non rischiare che una bella escursione abbia esiti indesiderati.