“Il responsabile dello stupro è un extracomunitario? Ormai non stupisce per nulla. Il silenzio assordante della sinistra suona come una giustificazione davanti ad un reato gravissimo che ha rovinato la vita di una ragazza di 18 anni”.
Lo afferma Romano La Russa, assessore regionale lombardo alla Sicurezza. “Il 25enne originario del Mali in un anno di permanenza in Italia era già stato segnalato per maltrattamenti e lesioni, in un’escalation di violenza che si è conclusa con lo stupro della povera ragazza. Bisogna ripensare i centri di accoglienza soprattutto considerando il curriculum di certi personaggi. Mi auguro che venga punito severamente e senza alcun beneficio, come troppo spesso accade” conclude La Russa.
“Un cittadino straniero titolare di protezione sussidiaria si è macchiato di uno stupro nei pressi della stazione di San Zenone al Lambro. Non solo: era già noto alle autorità per precedenti di lesioni e maltrattamenti. Eppure gli era stata garantiva una tutela speciale.
È inaccettabile che chi gode della protezione italiana si trasformi in stupratore o violento. Serve uno stop immediato a ogni forma di protezione per chi delinque: non è pensabile continuare a ospitare, mantenere e persino tutelare chi porta violenza nelle nostre città.
Remigrazione per questa gente: chi sbaglia deve essere rimandato a casa, senza più possibilità di tornare a colpire in Italia.”
Così il Capogruppo della Lega al Consiglio regionale della Lombardia, Alessandro Corbetta, commenta la vicenda del maliano presunto autore dello stupro.