In un incidente stradale indossare il casco sbagliato può fare la differenza tra il ritorno a una vita normale, una grave disabilità o addirittura la morte. Una differenza enorme, che sarebbe evitabile semplicemente proteggendosi con il casco integrale: secondo uno studio dell’ospedale Niguarda di Milano, questo tipo di casco è così efficace da dimezzare sia il numero sia la gravità dei traumi al volto e alla testa.
Il dato è stato riferito durante l’evento ‘Non ci casco! La sicurezza stradale spiegata bene’, organizzato proprio da Niguarda per sensibilizzare i ragazzi delle scuole a un uso più consapevole dei dispositivi di protezione. “I nostri studi – spiega Gabriele Canzi, direttore della Chirurgia maxillo facciale dell’ospedale Niguarda – hanno dimostrato che la faccia è coinvolta in un incidente motociclistico su 5, mentre la testa lo è nel doppio dei casi. Il 40% dei motociclisti subisce traumi facciali che richiedono il ricovero ospedaliero e un intervento chirurgico ricostruttivo; purtroppo, meno di un motociclista su 3 si preoccupa di indossare un casco che protegga efficacemente il viso. Ciò dimostra quanto poco diffusa sia la cultura della sicurezza personale mentre si guida una moto o uno scooter”. Nel dettaglio, i chirurghi maxillo facciali di Niguarda hanno analizzato i casi relativi a 2mila vittime di incidenti motociclistici, dimostrando che “l’utilizzo di caschi integrali dimezza la probabilità di subire lesioni al volto rispetto all’utilizzo di semplici caschi ‘aperti’.
E’ dimostrato inoltre che – sottolineano i medici – in caso di lesioni, i caschi integrali dimezzano la gravità dei danni e quindi la probabilità di subire complessi e ripetuti interventi chirurgici. Conseguenze che richiedono molti giorni di ricovero, e soprattutto che possono portare a deficit permanenti e invalidità tali da stravolgere la vita quotidiana”. Al contrario, usare adeguati sistemi di protezione “aumenta la percentuale di subire solo lesioni lievi, che spesso non richiedono trattamenti e non comportano conseguenze a distanza di tempo”. E ancora, “è stato dimostrato che l’uso di caschi aperti protegge in modo insufficiente anche il resto della testa: infatti aumenta il rischio di subire lesioni cerebrali associate a quelle facciali, che sono la principale causa di mortalità tra i motociclisti più giovani”.