Per il terzo anno consecutivo torna Sportivamente – Il Festival dei libri sportivi, appuntamento che unisce sport e letteratura organizzata dall’Associazione Culturale Territori in collaborazione con l’Amministrazione comunale. Da giovedì 5 a sabato 7 settembre, Piazza Vittorio Emanuele II vedrà il susseguirsi di grandi nomi del mondo dello sport, dal ciclismo al karate, dal calcio al volley, con tanti ospiti che ogni sera regaleranno grandi emozioni, attraverso il racconto delle loro storie, esperienze, avventure.
L’iniziativa, è stata apprezzata negli anni per essere una vera e propria educazione allo sport che partecipa allo sviluppo culturale, relazionale, economico, turistico del territorio, grazie alla condivisione e al confronto di storia, riflessioni ed esperienze focalizzate sulla salute, sulla diversità, sul fair play.
Giovedì 5 incontreremo alle 18.30 il vicedirettore della Gazzetta dello Sport Franco Bonera e il giornalista esperto di calcio Alberto Cerutti con il loro “Pezzi di colore. I campioni e le grandi firme degli anni Settanta nei racconti di un giornalista cresciuto con loro”; alle 20.45, il karateka Luigi Busà, campione olimpico Tokyo 2020 ed ambassador ufficiale dei Giochi Olimpici a Parigi 2024; infine, un momento di divertimento con il giornalista Marco Cattaneo e il suo “Il libro-gioco di tutti gli sport olimpici” dedicato ai bambini. Venerdì 6, alle 18.30, ascolteremo i racconti dei giornalisti Michele Brambilla e Leo Turrini con il loro “Romanzo Inter” (al loro fianco, uno speciale ospite della storia nerazzurra). Alle 20.45 sarà il turno di Giorgio Malan, pentatleta italiano, Campione Europeo a Budapest 2024 e Bronzo olimpico a Parigi 2024, mentre alle 21.30 Dario Ceccarelli e Giuseppe Saronni, rispettivamente giornalista esperto di ciclismo e calcio (ha seguito 11 Giri d’Italia, 5 Tour de France, decine di classiche e diversi mondiali) e dirigente sportivo, ex ciclista su strada e pistard (nella sua carriera, conta 193 vittorie), presenteranno il loro “Quasi nemici. Le grandi rivalità (pubbliche, private e molto spericolate) che hanno infiammato la storia del ciclismo”