“Spesso ci dimentichiamo che i doveri sono il rovescio dei diritti”: Ferruccio De Bortoli parla agli studenti del Quasimodo di Magenta

“Nella nostra Costituzione c’è il diritto di voto: siamo chiamati ad esprimere la nostra opinione e il fatto di astenersi non è una colpa, ma una non partecipazione alle scelte che determinano il futuro della propria comunità”.

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Ferruccio De Bortoli, giornalista e direttore del “Corriere della sera” e del “Sole 24ore”, lunedì 27 novembre presso la Sala consiliare “Mariangela Basile”, nell’ambito del curriculo di educazione civica e di orientamento, ha parlato agli alunni delle classi quarte e quinte, degli indirizzi classico e scienze umane del liceo Quasimodo accompagnati dai professori di indirizzo, dell’importanza di essere cittadini attivi oggi.
“La ragazza anonima che ha visto una coetanea molestata fare il gesto di aiuto e ha chiamato la polizia con il conseguente fermo dell’uomo, ha fatto il proprio dovere di cittadina: ha guardato in faccia i propri clienti non considerandoli solo clienti ma persone umane, si è esposta quando ha denunciato la situazione. Ed è da premiare perché è un grandissimo esempio di cittadinanza attiva e responsabile”.

E proprio sul senso di responsabilità, su quel senso di generosità nel pensare agli altri e aiutarli, De Bortoli si è molto soffermato, stimolando i ragazzi e le ragazze presenti ad essere cittadini attivi e consapevoli. Quello che è accaduto a Giulia Cecchettina, la 22enne uccisa dal fidanzato qualche giorno prima della laurea, ha colpito molto gli studenti e il giornalista ha usato il fatto di cronaca per far emergere quanto la cittadinanza attiva sia anche dialogo con gli altri, “essere ascoltati sulle nostre debolezze. L’altro non è mai qualcosa che abbiamo: c’è un’educazione all’affettività che non è disgiunta alla scuola e quello che è accaduto in questi giorni sia un salto di paradigma nel nostro senso di cittadinanza, anche se a volte l’informazione è la parte peggiore dello specchio della società”. “Le donne devono essere libere di essere libere”, aveva detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne.

L’incontro con gli studenti del liceo magentino ha lasciato spazio a domande e ad altre tematiche legate alla qualità della cittadinanza, perché “essere cittadini attivi e consapevoli vuol dire anche rivalutare l’educazione civica come qualcosa di cui parlare” e su cui riflettere.

L’innovazione energetica rappresenta, infatti, un altro tema di forte attualità e senza una maggiore educazione civica non ci sarà una maggiore transazione energetica. In proposito, De Bortoli ha usato la metafora del colibrì: l’uccellino che ha una goccia d’acqua nel becco e mentre stanno scappando da un incendio nella foresta incontra un altro uccello che gli dice che non funzionerà; allora il colibrì risponde che almeno la sua parte l’aveva fatta. Significa che “dobbiamo essere tutti protagonisti nella transazione energetica”.
Una mattinata di riflessione e di educazione civica che entra nel vissuto quotidiano dei giovani ora maggiorenni, chiamati ad esprimere in primavera per la prima volta il proprio pensiero su scelte locali ed Europee.

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