In un panorama mediatico in cui i temi legati alla disabilità e alle malattie rare rappresentano appena l’1,3% delle notizie totali (fonte: Diversity Media Research Report 2024, Fondazione Diversity – Osservatorio di Pavia), il Festival Uno Sguardo Raro continua a colmare un vuoto di rappresentazione, portando sul grande schermo storie che parlano di coraggio, diversità e umanità.
La prima e unica manifestazione internazionale cinematografica dedicata alle malattie rare, alla disabilità e all’inclusione sociale celebra nel 2025 il suo decimo anniversario, che si svolgerà dal 17 al 23 novembre 2025 presso Biblioteca Goffredo Mameli, Biblioteca Guglielmo Marconi, Biblioteca Laurentina, IISS Cine-tv Roberto Rossellini e il Cinema Madison di Grottaferrata alla presenza di studenti e docenti delle scuole secondarie di Roma e Grottaferrata, e nel weekend conclusivo presso la Casa del Cinema – Sala Cinecittà, Largo Marcello Mastroianni 1, Roma.
«Dieci anni fa non conoscevo ancora da vicino il mondo delle malattie rare e decisi di creare un contenitore che potesse dare spazio al mio cortometraggio e ai pochi altri che allora affrontavano questo tema. Da quel primo passo è nato Uno Sguardo Raro, e da allora ho imparato così tanto dalle persone e dalle storie che ho incontrato, da sentirmi profondamente grata per questo cammino. Oggi, celebrare dieci anni del Festival significa celebrare una comunità che cresce, che si ascolta e che condivide emozioni autentiche. Amo l’idea di poter offrire ogni anno al pubblico e alla nostra rete di partner un luogo dove il cinema diventa strumento di empatia, consapevolezza e cambiamento», dichiara Claudia Crisafio, Direttrice Artistica del Festival.
Per questa edizione speciale, il Festival presenta 26 opere finaliste del bando 2025: si tratta di cortometraggi e racconti che affrontano temi legati alla fragilità e alla resilienza, con nove opere letterarie selezionate insieme ai corti in concorso. A queste si aggiungono dodici cortometraggi scelti tra i vincitori delle passate edizioni e riuniti nella sezione celebrativa “Il meglio dei 10 anni”, oltre a tre corti fuori concorso. A valutare le opere sarà una Giuria di Qualità presieduta da Gianmarco Tognazzi e composta da Adriana Sabbatini, Luigi Petrucci, Alessandro Capone, Vincent Bellinelli e dal pediatra e neonatologo Corrado Ferrari. Insieme alla giuria principale opereranno giurie speciali, nate in collaborazione con alcuni partner del Festival.
Nel corso della manifestazione verranno assegnati numerosi riconoscimenti, tra cui Miglior corto italiano, Miglior corto internazionale, Miglior documentario, Miglior attore, Miglior attrice, Miglior regia, Miglior fotografia, Miglior Racconto e Miglior Video Patient Advocacy.
Sono inoltre conferiti i premi speciali: Uno Sguardo Raro In School, Usr-Alleanza Malattie Rare, Usr-Uniamo Federazione Italiana Malattie Rare, Usr-Heyoka, Usr-Comune di Grottaferrata e Usr Radio AIdel22.
«La cura non si ferma al farmaco: include ascolto, condivisione e supporto» dichiara Leonardo Radicchi, Government Affairs, Patient Advocacy & Communication Manager di AOP Health Italia, azienda pioniera nelle terapie integrate per le malattie rare e la terapia intensiva e main partner del Festival. “Sostenere Uno Sguardo Raro significa per noi dare voce a ciò che spesso resta invisibile: l’impatto della malattia rara sulla vita quotidiana delle persone e dei loro cari. In AOP Health Italia crediamo che la cura non si fermi alla ricerca o al farmaco ed è questa la filosofia delle terapie integrate che guida il nostro lavoro. Con il cortometraggio che presentiamo al Festival, vogliamo offrire un racconto autentico e umano di chi vive con la Policitemia Vera, un raro tumore del sangue”.
Nel mondo si conoscono oggi tra le 6.000 e le 8.000 malattie rare, che coinvolgono oltre 300 milioni di persone. Secondo una ricerca EURORDIS–Rare Barometer del 2023, il 77% dei pazienti si sente “non rappresentato” dai media, mentre l’82% ritiene che cinema e narrazione visiva possano aiutare la società a comprendere meglio la loro condizione.
Il Diversity Media Research Report 2024 ribadisce che la disabilità e le malattie rare rappresentano solo l’1,3% delle notizie totali nei telegiornali italiani, mentre il Global Health Communication Report 2024 dimostra che la narrazione visiva moltiplica fino a sei volte la capacità del pubblico di recepire e ricordare un messaggio medico o sociale.
Dal 2016 a oggi, Uno Sguardo Raro ha raccolto oltre 3.000 opere provenienti da 90 Paesi e coinvolto più di 30.000 spettatori tra proiezioni, formazione e attività di sensibilizzazione, confermandosi un caso internazionale unico in cui arte, salute e inclusione dialogano in modo continuativo.





















