Sgombero al villaggio Tav di Novara: resta una famiglia con una donna incinta

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

E’ in corso da questa mattina a Novara lo sgombero degli ultimi tre nuclei familiari residenti nei prefabbricati dell’ex villaggio Tav, la struttura che fu costruita come alloggio degli operai che nei primi anni 2000 hanno costruito la tratta novarese della ferrovia ad Alta Velocita’ Milano Torino.

NOVARA – Dal 2010 in poi, chiuso il cantiere, le casette sono state utilizzate dal Comune di Novara che le ha trasformate in un centro di accoglienza per rispondere all’emergenza abitativa. Qui hanno abitato fino a 550 persone, con piu’ di 100 minori, in una situazione via via piu’ complessa. Il Villaggio si e’ via via svuotato dal 2015 in poi. E oggi e’ prossimo ad essere abbattuto: con un investimento da oltre 38 milioni di euro provenienti dal Programma Pinqua, finanziato con fondi Pnrr, il Comune costruira’ un nuovo quartiere di edilizia residenziale pubblica.

L’area interessata ha una superficie di 32 mila metri quadrati: saranno realizzati 92 appartamenti in palazzine da 4, 6 o 12 alloggi di tre diverse metrature, da 45, 65 e 95 metri che ospiteranno in tutto 316 abitanti. Ma prima di far partire le ruspe, era necessario “sfrattare” gli ultimi nuclei rimasti.

Questa mattina c’erano ancora 3 famiglie. Gli agenti di polizia locale hanno gestito la situazione: due famiglie hanno lasciato pacificamente il prefabbricato in cui vivevano. Per loro la soluzione prospettata e’ quella di un cohousing per mamme e bambini e del dormitorio pubblico per gli uomini. Resiste ancora una famiglia: sono nigeriani, hanno tre bambini di 4, 6 e 8 anni e la moglie e’ incinta all’ottavo mese e dovrebbe partorire a giorni. Per loro non si e’ ancora riusciti a concordare una soluzione. Si vedra’ cosa accadra’ nelle prossime ore. “Ma la situazione – dice all’AGI il comandante della polizia locale di Novara Paolo Cortese – e’ sotto controllo”.

■ Prima Pagina

Ultim'ora

Altre Storie

Pubblicità

Ultim'ora nazionali

Altre Storie

Pubblicità

contenuti dei partner