Sequestrata villa di pregio nel Comasco ad un boss della ‘Ndrangheta

Il 46 enne calabrese era già noto alla cronaca giudiziaria per reati contro la persona, detenzione di armi, associazione a delinquere di stampo mafioso e spaccio di sostanze stupefacenti.

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La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Como, ieri mattina, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro finalizzato alla successiva confisca, emesso dalla Sezione Autonoma Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano.

La proposta di sequestro a firma del Questore di Como, accolta dal predetto Tribunale, ha attinto un soggetto di 46 anni di origine calabrese residente nel comasco, già noto alla cronaca giudiziaria per reati contro la persona, detenzione di armi, associazione a delinquere di stampo mafioso e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’attività d’indagine scaturisce da una puntuale mappatura del territorio comasco riguardante i soggetti appartenenti o contigui alla criminalità organizzata ed ha consentito di ricostruire sia la pericolosità sociale qualificata del proposto, sia l’assoluta sproporzione fra il patrimonio detenuto e i redditi dichiarati al Fisco. Gli investigatori della Divisione Anticrimine lariana hanno ricostruito l’excursus criminale del pluripregiudicato, che dalla fine degli anni 90 si è reso responsabile di reati in materia di stupefacenti e, nel 2008 è stato condannato a 20 anni di reclusione per omicidio. Da ultimo, come emerso nell’operazione “Ossessione” della DDA di Catanzaro, l’uomo è risultato parte attiva in un ingente traffico di sostanze stupefacenti, perpetrato approfittando di permessi all’esterno del carcere per svolgere attività lavorativa.

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