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Dall'archivio:

Santuario dell’Assunta a Magenta, lavori quasi conclusi. Il punto della situazione con l’Architetto Francesca Monno

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Ormai ci siamo. Non manca molto e il prestigioso Santuario della Madonna Assunta verrà riaperto al culto religioso e ai visitatori. I lavori del secondo lotto procedono spediti secondo programma e si pensa già ad una prossima inaugurazione nel mese di agosto, proprio in coincidenza con la festa della Madonna Assunta.

MAGENTA – Tutto questo salvo imprevisti, naturalmente. “I lavori – spiega l’architetto Francesca Lara Monno, progettista e direttore dei lavori – sono proiettati verso la realizzazione del nuovo impianto di riscaldamento, ad oggi mancante. Oltre alla realizzazione del nuovo impianto elettrico di illuminazione per il quale abbiamo sviluppato uno studio illuminotecnico, il nuovo impianto audio e quello anti furto”. Il Santuario della Madonna Assunta è uno degli edifici religiosi più cari ai magentini. Chiuso da tempo finalmente si vede la luce grazie all’associazione Pietre Vive ETS che si è occupata della raccolta fondi.

LO STATO DEI LAVORI
Il recupero conservativo dell’apparato pittorico e decorativo sta puntando sulla volta a botte. “Ha ripreso una luce meravigliosa – afferma l’architetto – Venne affrescata nel 1939 dallo studio d’arte Pastrengo di Milano. Stiamo intervenendo nella zona absidale che conserva affreschi dei primi anni del ‘700. Stiamo, inoltre approfondendo il tema del consolidamento della volta a vela, applicata a quella originaria a crociera”. Questa fase di lavori ha ricompreso la zona più antica dell’impianto stilistico architettonico.

“Che, fortunatamente, – aggiunge – non è stata oggetto di rivisitazione stilistica nell’intervento del ‘37-’39 ad opera di monsignor Luigi Crespi in merito all’ingresso laterale che conserva la volta a crociera”. In tale area furono collocati impianti di riscaldamento, a gasolio e ad aria, che hanno prodotto polveri grasse che hanno rovinato in maniera irreversibile parte della pellicola pittorica.

Il secondo lotto di lavori comprende, inoltre, il recupero della famosa cappella dei Celestini, per la quale è stata confermata una donazione da parte della fondazione BPM. “Ricordiamo infine, il ciclo di interventi di restauro delle vetrate artistiche – conclude – che comprendono il rosone della facciata principale e le vetrate del lato nord, mentre quelle del lato sud erano già state sviluppate nel primo intervento”.

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