Un libro fotografico firmato da Oliviero Toscani per ricordare lโeccidio di SantโAnna di Stazzema del 12 agosto 1944. Unโoccasione per ricordare anche il gemellaggio tra la cittร di Magenta e il Comune toscano, simbolo della Resistenza
Si deve al fotografo Oliviero Toscani la realizzazione di un originale servizio per ricordare lโeccidio del
12 agosto 1944 a SantโAnna di Stazzema: ritrarre coloro che, allโepoca bambini di etร compresa fra i 2 e i 12 anni e oggi anziani, erano riusciti a sfuggire ai nazisti e ai membri della 36ยช Brigata โMussoliniโ travestiti
con divise t e d e s c h e .
Quel giorno i nazifascisti rastrellarono i civili, li chiusero nelle stalle o nelle cucine delle case, li uccisero con colpi di mitra, bombe a mano, colpi di rivoltella e , incendi appiccati a piรน riprese, causarono ulteriori danni a cose e persone. Le vittime furono 560. Le foto sono state raccolte in un volume dal titolo SantโAnna di Stazzema 12 agosto 1944. I bambini ricordano (Feltrinelli Editore, prima edizione 2003, nuova edizione aggiornata e ampliata 2016): alle immagini dei primissimi piani dei sopravvissuti testimonianze raccolte dalle stesse persone
quella strage non cada nellโoblio e nellโindifferenzaโ.
Non si trattรฒ di rappresaglia, ma di un atto terroristico premeditato per annientare la volontร della popolazione. Lโobiettivo era quello di distruggere il paese e sterminare gli abitanti per rompere ogni collegamento
fra i civili e le formazioni partigiane presenti nella zona.
โGli occhi di quelle personeโ, scrive Toscani, โmi facevano vedere il racconto di quella strage, rivivere le medesime paure: cosรฌ decisi di fotografare le facce di quei pochi bambini che nel 1944 scamparono alla
morteโ. E queste immagini โstanno diventando la memoria storica dellโumanitร โ.
Fondamentale nella tenace lotta contro lโoblio, nella ricostruzione degli avvenimenti e nellโattribuzione delle responsabilitร , รจ stato il processo svoltosi presso il Tribunale militare di La Spezia, conclusosi nel 2005 (sentenza confermata in Appello 2007, con tre condanne allโergastolo). Importante, nel 1994, anche la scoperta avvenuta a Roma di un armadio chiuso e con le ante rivolte verso il muro, ribattezzato
โArmadio della Vergognaโ, che nascondeva da oltre 40 anni documenti che sarebbero della veritร storica e giudiziaria sulle stragi nazifasciste in Italia nel secondo dopoguerra.
In Germania, invece, nel 2012 la Procura di Stoccarda ha archiviato lโinchiesta per la strage nazista. Sulla stessa linea, due anni dopo, si รจ pronunciata la Corte dโAppello di Karlsruhe. Tali decisioni, in contrasto con
le risultanze processuali della Magistratura italiana, hanno suscitato incredulitร e sdegno fra i sopravvissuti alla strage.
Nel frattempo il Parlamento italiano ha istituito, con la Legge n. 381 dellโ11 dicembre 2000, il Parco Nazionale della Pace di SantโAnna di Stazzema, per mantenere viva la memoria storica dei tragici eventi dellโestate del 1944 ed educare le nuove generazioni ai valori della pace, della giustizia, della collaborazione
e del rispetto fra i popoli e gli individui. SantโAnna, Parco Nazionale della Pace, รจ diventato luogo simbolo
della memoria per la diffusione di una cultura di pace attraverso iniziative, manifestazioni, mostre, convegni, a livello nazionale e internazionale.
Anche il Comune di Magenta aveva giร onorato, il 25 aprile 1975 in occasione del Trentennale della Liberazione, la memoria di Stazzema istituendo un gemellaggio con il Comune toscano. Entrambe le cittร sono legate alla storia dโItalia attraverso il Risorgimento (di cui Magenta รจ considerata pietra miliare) e la Resistenza (di cui Stazzema รจ la cittร martire e Medaglia dโOro al Valor Militare). I valori che dal loro esempio
scaturiscono sono quelli della libertร e della pace, fondamentali nelle relazioniย tra i popoli, e quello della memoria condivisa, oggi piรน che mai necessaria per sentirsi parte di una storia comune. Lโauspicio รจ che il gemellaggio del 1975 tra Magenta e SantโAnna di Stazzema venga degnamente ricordato nella prossima primavera dopo anni di oblio. Qualcuno addirittura negava lโesistenza del gemellaggioย e grazie allโimpegno del sindaco Marco Invernizzi, รจ stata ritrovata negli archivi comunali la delibera dello storico atto.