Salute nel Magentino: è emergenza medici di base. Ma anche i pediatri scarseggiano

La situazione, soprattutto a Magenta, in questi ultimi giorni dell'anno si sta facendo di nuovo critica. Trovare un medico è una autentica caccia al tesoro

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

C’era una volta la riforma sanitaria lombarda che indicava nel medico di base la figura più importate per la prossimità con il paziente e i percorsi di cura da attuare. Purtroppo, con l’approssimarsi della chiusura dell’anno, nel Magentino – ma il problema è generalizzato – la situazione è tornata ad essere a dir poco incandescente.

Vi ricordate il famoso detto ‘Chi trova un amico, trova un tesoro’? Beh a Magenta si dovrebbe e potrebbe declinare in altro modo: ‘Chi trova un medico, trova un tesoro’.

Alla faccia poi dei PS intasati, delle lunghe attese, dei brutti fatti di cronaca che spesso ci tocca raccontare e condannare, ma soprattutto del fatto che oggi il cittadino se sta male spesso e volentieri deve ‘cacciare’ di tasca propria. Tertium non datur.

Ma veniamo a raccontarvi quando sta avvenendo sul territorio, nonostante di chi dovere continui a dire che ‘i medici ci sono’.

E pensare che solo qualche anno fa, abbia ‘pensionato’ medici volenterosi come il dottor Pier Giorgio Bisoffi e la moglie Laura Garavaglia, sostenendo che non potevano esserci altre proroghe e comunque ‘la situazione era sotto controllo’.

Andiamo con ordine nel tratteggiare lo scenario cui andiamo incontro. Proprio in questi giorni la dottoressa Elena Maraone, storico medico di base a Magenta ha inviato una comunicazione ai suoi mutuati annunciando che con il 2026 andrà in pensione.

In principio pare che a sostituire la Maraone dovesse essere un collega di Corbetta che attualmente sostituisce a sua volta il dottor Ciro Lamia. Ma viste le condizioni di salute, il dottor Lamia ha deciso di abbandonare definitivamente la medicina di base. Quindi, non è affatto detto che da Corbetta arrivi qualcuno a coprire la casella lasciata libera dalla Maraone.

Quindi, rebus sic stantibus, altri Magentini costretti a muoversi alla volta di Corbetta per una visita dal medico di base.

Ma c’è anche chi operava a Magenta e ha deciso di spostarsi a Corbetta. E’ il caso del dottor Michele Bamberga che da ormai un annetto ha fatto questa scelta.

La migrazione verso Corbetta non riguarda solo Magenta. Anche la dottoressa Paola Bognetti che dal 2022 era in servizio a Boffalora sopra Ticino ha optato per la soluzione Corbetta.

Sull’argomento abbiamo sentito uno stimato professionista di cui vi abbiamo detto sopra – il dottor Pier Giorgio Bisoffi che pur pensionato forzatamente prosegue la sua attività da libero professionista –

“Senza dubbio è uno scenario molto complesso anche perché mi risulta che con il 2026 avremo altri due medici a Magenta che sono in età pensionabile speriamo non si fermino anche loro. Sul fatto che miei colleghi si spostino verso Corbetta, debbo dedurre che là trovano condizioni più vantaggiose e forse una maggiore attenzione. Mi pare l’unica ragione logica”.

Ora va detto che la materia sarebbe di competenza di ATS ma è evidente che con il passaggio dalle vecchie ASL la situazione è peggiorata ancora. Oggi ci ritroviamo con un ‘mega agglomerato territoriale’ – già la vecchia ASL contava oltre 800 mila abitanti – con i decisori che evidentemente sono troppo distanti dalle nostre comunità e non ne conoscono a fondo dinamiche e problematiche.

Posta ovviamente la carenza di medici di base che è un dato di fatto ma non può essere sempre una scusante.

I risultati sono ormai sotto gli occhi di tutti. Perchè anche per i Pediatri di Libera Scelta Magenta non se la passa troppo bene: con la sola dottoressa Maria Enrica Bertoglio contro i 4 colleghi di Corbetta.

Anche qui c’è da registrare la migrazione verso Corbetta delle colleghe Cristina Volpe e Maria Carla Garavaglia avvenuta ormai da qualche anno.

In compenso a Magenta ha trovato ormai da tempo una sede fissa, per fortuna, la Guardia Medica presso il Cps che senz’altro visto questo stato di cose avrà sempre un gran daffare…

Di cui ricordiamo per comodità gli orari d’apertura: Lunedì – Venerdì: 20.00-24.00 (ultimo accesso ore 23:30) · Sabato, Domenica, Festivi e Prefestivi: 8.00-20.00 (ultimo accesso ore 19.30).

“E’ palese – commenta Bisoffi – che sono stati fatti errori di programmazione. Mi è stato che a Rho hanno pensato di richiamare i medici di base in pensione… Siamo al paradosso”.

Certo, già ma la domanda finale è chi paga? I cittadini in tutti i sensi, a meno che non si inizi a pensare seriamente a sottoscrivere una assicurazione privata, come già avviene in altri Paesi. Diventeremo tutti ‘americani’? Speriamo di no.

F.V.

■ Prima Pagina

Ultim'ora

Altre Storie

Pubblicità

Ultim'ora nazionali

Altre Storie

Pubblicità

contenuti dei partner