Rossini, Bellini e Schubert con l’Orchestra “Cantelli” di Novara al Lirico di Magenta

Sabato sera, 12 aprile, al Lirico, ci sarà ultimo concerto della stagione sinfonica magentina 24/25. Nell'attesa torniamo sulle note dello scorso appuntamento insieme ai ragazzi del Conservatorio "Guido Cantelli" con l'eccellente direttore (ed insegnante) Nicola Paszkowski .

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Durante la stagione intitolata al “tempo” ed al suo significato musicale classico, l’appuntamento del 14 marzo scorso ha rappresentato una tappa di leggerezza rispetto al cartellone della stagione di Totem, con la gradita visita dell’organico dell’Orchestra sinfonica del Conservatorio “Guido Cantelli” di Novara.

Ospiti graditi del teatro magentino, i ragazzi dell’eccellente istituto musicale piemontese, a pochi chilometri dalla nostra cittadina, ci hanno accompagnato alla scoperta (o riscoperta) di alcuni dei momenti di maggiore espressività e ricchezza compositiva di inizio Ottocento. Programma sintetico ma intenso e coinvolgente, guidato dalla bacchetta decisamente “magistrale” di Nicola Paszkowski, insegnante di Direzione al Cantelli ma egli stesso direttore di orchestra di lunga e ricca carriera.

Si è “ragionato” (con le orecchie, s’intende!) sul concetto di “orchestrazione sinfonica” e delle forme che questa assunse ad inizio Ottocento (quindi nel primo romanticismo) soprattutto ad opera (la parola è calzante!) di due nomi italiani, popolari ed amati tutt’oggi : Gioacchino Rossini e Vincenzo Bellini. Il Maestro Paszkowski con i suoi giovani orchestrali hanno dispiegato un paio di ventagli finemente decorati tra accenti brillanti o più lirici, varietà cromatiche vivaci e grandiose piuttosto che solenni o raccolte.

Avvolti dal tappeto sonoro dei bravi ragazzi del “Cantelli”, gli spettatori hanno potuto gustare le due orchestrazioni sonore tratte dalla “Semiramide” di Rossini (1823) e dalla “Norma” (1831) di Bellini. Abbiamo potuto così apprezzare dal vivo dell’esecuzione i diversi accenti delle due opere – eccellenze del melodramma italiano – nelle due differenti “ouverture” al dramma; ouverture che altro non sono poi che “sinfonie d’opera” .
Nel caso di “Semiramide” abbiamo apprezzato il carattere vivace ed in crescendo, l’orchestrazione ricca e virtuosistica; nella “Norma” la scrittura raffinata ed intensamente espressiva introduce l’atmosfera solenne dell’opera (come si legge nelle chiarissime note di sala).

Al termine di questi due capisaldi dell’orchestrazione d’opera, eseguiti fluidamente e brillantemente dall’Orchestra, ecco “apparire” dal palco del Lirico le note dal sapore più malinconico, drammatico e dialettico di quella “Incompiuta” schubertiana (genere “sinfonia orchestrale”) entrata ormai in una sorta di “leggenda” della storia musicale classica romantica. La sinfonia n. 8 in Si minore di Franz Schubert, infatti, rimase sconosciuta sino al 1865 quando venne eseguita per la prima volta a Vienna dopo ben quaranta anni dalla morte del giovane compositore.
Due soli movimenti più l’abbozzo di un terzo (mai completato; in genere le sinfonie ne contano quattro, come sappiamo). “L’ Incompiuta è pervasa da un sentimento profondamente espressivo e malinconico, tipico dello stile tardo di Schubert”, leggiamo nelle note di Sala. E così è.

Non soltanto bello il programma della serata; ma anche suggestivo ed istruttivo nella sua inusualità. Un piacere ascoltare l’Orchestra del Cantelli !
“Un ringraziamento speciale al direttore Nicola Paszkowski, alla direttrice del Conservatorio prof.ssa Alessandra Aina e al vicedirettore maestro Gianni Biocotino” – sottolinea la presidente di Totem, Antonella Piras plaudendo l’intero organico dei ragazzi del Cantelli.

L’Orchestra, ” l’espressione più completa delle scuole strumentali ” del Conservatorio novarese, si esibisce presso l’auditorium “Olivieri” dello stesso conservatorio, al Teatro Coccia di Novara, al Civico di Vercelli, al Teatro sociale di Busto Arsizio, ed altre sedi. Tra le esecuzioni ci piace senz’altro sottolineare quella della favola di “Pierino ed il lupo” di Prokofiev con la voce recitante di Enrico Beruschi : qualcosa di molto confacente proprio lo stile “totemino”.

In attesa di un ritorno sul palco magentino, salutiamo i ragazzi e gli insegnanti del “Cantelli”, notando come il nostro Belpaese sia stato culla di geni musicali che attraversano il tempo ed han fatta la “scuola” dei generi musicali in tutta Europa. Nel solco di tanto talento, gli istituti musicali del presente, pubblici e privatistici, insieme per crescere custodendo il nostro importante patrimonio musicale.

Alessandra Branca.

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