Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.
Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.
Gratitudine.
Sandor Marai. Ungherese, perfettamente bilingue: ungrofinnico e tedesco. Scrisse, ante guerra, per i principali quotidiani tedeschi corrispondenze, note politiche, elzeviri, cronache di costume. Era un nome di riferimento per acuta ironia e profonditร della cifra stilistica. E scrisse, in ungherese, i suoi romanzi e diari. Che, causa il perimetro linguistico, ebbero vita effimera. Perseguitato, come si deve ad ogni autore autentico che narra il tempo suo, sia dal nazismo che dal comunismo. Gemelli nell’esegesi. Riparรฒ, povero sino all’indigenza, nella Napoli dell’immediato dopoguerra accompagnato dalla moglie Lola, da lui amatissima. In breve comprese che l’Italia non รจ terra per esuli. Volรฒ in California. Visse con un fondo del Pen Club causa intervento di Thomas Mann che gli rimprovero’, sempre, il Marai bilingue, di aver scelto per la narrativa la lingua fonte del latte materno. Avesse scritto, sin da subito, in tedesco avrebbe avuto fama mondiale. Morรฌ a Pasadena, in California, pochi giorni dopo il decesso di Lola. Si sparรฒ, ottuagenario. E disparve per qualche decennio.
Rientrรฒ sulla scena letteraria mondiale grazie ad Adelphi che iniziรฒ, primi anni del millennio, a pubblicare i suoi titoli che, sulla scia del successo, un successo di lettura non di apparizione, convinse gli editori delle principali lingue ad opportune traduzioni. Lo riscoprirono anche in Ungheria. Tanto che gli innalzarono un bronzo, incommentabile e va da sรฉ. Se qualcuno non lo avesse mai sfogliato, puรฒ iniziare con il breve “Il macellaio” racconto lungo e con il romanzo “Liberazione” in cui si coglierร la sapiente narrativa collocata dentro la presa di Budapest da parte dell’Armata Rossa. Leggendo “Liberazione” si vede, un affresco tanto cupo quanto verosimile, l’Europa che da lรฌ si andava costituendo. E le tramestie seguenti. Insomma, la libertร non รจ mai nรฉ un luogo nรฉ, tantomeno, una ideologia. Ma una disposizione dello spirito. Sono grato a Roberto Calasso di avere il piacere di leggere Sandor Marai.
Emanuele Torreggiani
Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.