ROBECCO E alla fine l’1 maggio ha piovuto, ma nelle ore serali. Pioggia che tuttavia non ha portato via le (inevitabili) polemiche sul rinvio all’11 giugno della ultrasecolare fiera di san Majolo, argomento principe delle discussioni negli ultimi giorni.
Nella giornata di ieri sono arrivate le prese di posizione di sindaco e gruppo di maggioranza e dell’opposizione. Di seguito ecco il documento dell’Amministrazione.
FIERA DI SAN MAJOLO – UNA SCELTA NELL’INTERESSE COLLETTIVO
Spesso chi amministra deve decidere. Le decisioni vengono prese nell’interesse di tutti e non di pochi e mai a cuor leggero.
Ricordiamo nel 2015 quando piovve in continuazione. Chi allora, come Presidente, coordinava il comitato decise di procedere comunque. Caddero critiche a catinelle e soprattutto nessuno ne trasse vantaggio: nè agricoltori, nè ambulanti, nè associazioni.
Il peggio lo ebbero gli animali che rischiarono tutti quanti di ammalarsi. Passò alla storia come la peggior fiera agricola mai organizzata. Certo! A tutti costi avanti senza tener conto che la fiera di San Majolo trova il suo cuore e la sua essenza in “Piazza dell’Agricoltura” con il suo bestiame. Avanti tutta, perché le critiche si temono e il coraggio manca.
Questa volta le previsioni erano infauste (confermate anche dall’Aeronautica Militare), fatto di cui tutti avevamo consapevolezza, compreso chi oggi parla e critica. In accordo in primis con il comando di Polizia Locale nella figura del comandante Salice che per primo ha suggerito la possibilità di rimandare parte dell’evento, si è convocato il Comitato organizzatore, il rappresentante degli agricoltori, il vicepresidente del comitato degli agricoltori del magentino e i presidenti delle associazioni di Robecco che da mesi si ritrovano per l’organizzazione dell’evento. Si è deciso all’unanimità di rimandare a giugno. Tempestivamente sono stati avvertiti gli ambulanti e tutti coloro che dovevano partecipare all’evento compresi Areu, la Protezione Civile, Intersos. Spiace se qualcuno non sia contento, ma vogliamo ribadire che è stata una scelta collettiva e condivisa pensata nell’interesse di tutti e presa con tanta tristezza e rassegnazione a fronte delle fatiche fatte. Gli animali oggi, come purtroppo avevamo previsto, sarebbero rimasti nelle loro stalle: le condizioni meteorologiche non avrebbero permesso altro. Con la pioggia poi pochi si sarebbero mossi: il rischio di una fiera deserta era scontato.
Tutto il resto è stato mantenuto rispettando il format e gli orari previsti. Fa specie doverci giustificare con chi non si è mai preoccupato per l’evento o non si è visto muovere un dito anche per situazioni ben più complesse e meritevoli di maggior attenzione.
Ci scusiamo comunque per ogni sorta di disguido creato, ma siamo convinti che non si poteva fare altro.
Respingiamo fermamente ogni allusione subdola e chiediamo rispetto per chi ha lavorato in questi mesi e nonostante tutto ha deciso di rimandare nella pura convinzione di tutelare i più.
Fiduciosi che i toni abbiano a placarsi vi aspettiamo numerosi domani per l’assegnazione del San Majolo d’oro.
Impariamo a dare il giusto peso ai cambiamenti, spesso non dipendono da noi ma dalle circostanze contingenti dove l’uomo può solo intervenire minimamente o addirittura prenderne atto.
IL SINDACO
L’ AMMINISTRAZIONE COMUNALE
IL PRESIDENTE DEL COMITATO ORGANIZZATORE
A stretto giro di posta la replica dell’opposizione di Esserci Robecco e Frazioni.
Come gruppo politico non condividiamo la decisione dell’Amministrazione Barni!
Sicuramente “col senno del poi è facile scegliere” ma anche prendere la decisione di rimandare la fiera in modo così impulsivo, frettoloso e con evidente anticipo è sicuramente un azzardo!!
Da sempre la fiera è stata a rischio maltempo , ci sono stati anni di sole e anni di pioggia e forse anche questo fa un po’ parte della tradizione.
Quello che bisogna però constatare è che per la prima volta si rimanda l’evento per il meteo incerto e ovviamente non avremo la certezza che sarà una giornata di sole l’11 giugno. Nel caso cosa si farà? Si rimanderà a luglio??
Forse a volte bisogna anche rischiare (con buon senso si intende) e oggi, quando ci saremmo svegliati, avremmo potuto decidere se uscire con l’ombrello in mano o stare a casa.
Inoltre, quel che è certo, è il danno economico che i commercianti e ambulanti hanno ugualmente subito,considerando i preparativi che duravano da mesi.
Come sempre, anche questa volta, il poco, quasi assente coinvolgimento delle parti attive, suona come una decisione autonoma presa “dall’alto”.
Purtroppo quest’anno è andata così, auguriamo a tutti un Buon Primo Maggio!
Oggi, intanto, al Molino Santa Marta di Casterno via dalle 18 al convegno sull’acqua e- dopo le 21- alla cerimonia già in calendario (e che in questo caso non salterà).
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