Ener2Crowd, la piattaforma ed app numero uno in Italia per gli investimenti ESG, ha stilato una classifica delle regioni italiane, dividendole in 3 gruppi in base a una valutazione che combina evoluzione della produzione elettrica rinnovabile, crescita 2021-2024, segnali su pipeline/autorizzazioni e fattori infrastrutturali (reti/accumuli).
Tra le più virtuose ci sono anche le regioni che hanno già superato i target di capacità rinnovabile installata prevista dal Decreto Aree Idonee: Lazio (+963 MW oltre il target), Lombardia (+546 MW), Veneto (+316 MW), Piemonte (+311 MW), Friuli-Venezia Giulia (+255 MW), Campania (+178 MW), Emilia-Romagna (+155 MW) e Trentino-Alto Adige (+110 MW).
Ma allo stato attuale, se si proseguirà allo stesso ritmo, solo il Lazio raggiungerà l’obiettivo al 2030. Questa regione è già ad oggi al 39,9% dell’obiettivo, seguita da Trentino-Alto Adige (33,9%), Friuli-Venezia Giulia (33,6%), Veneto (29%), Lombardia (28,6%), Piemonte (28,2%) e Campania (27,3%).
Altre regioni sono invece in ritardo. Basandosi sui dati nazionali più recenti del GSE, Terna e fonti ministeriali e tenendo conto dell’evoluzione delle rinnovabili nell’ultimo quadriennio, Ener2Crowd ha suddiviso le nostre regioni in 3 gruppi:
1) Gruppo leader (alta trazione su rinnovabili, reti/accumulo in accelerazione, hanno superato o sono prossimi ai target regionali e mostrano una quota elettrica rinnovabile sopra la media):
Lazio, capacità rinnovabile in forte crescita e obiettivi superati, mercato ampio e dinamico;
Lombardia, spinta su fotovoltaico diffuso, reti e flessibilità di sistema;
Veneto, installazioni in aumento, buona maturità autorizzativa;
Puglia, tra le prime nell’eolico e nel fotovoltaico su “utility-scale”, pipeline consistente, anche se in ritardo rispetto ai target previsti dal Decreto Aree Idonee;
Sicilia, forte potenziale nel fotovoltaico e nell’eolico, grande pipeline e altro interesse degli investitori (ma in ritardo rispetto al Decreto Aree Idonee);
Trentino-Alto Adige, alta quota di idroelettrico, attenzione a reti e storage;
Valle d’Aosta, quota rinnovabile molto elevata (idroelettrico), profilo “green” consolidato (ma in ritardo rispetto al Decreto Aree Idonee);
Sardegna, forte potenziale sul fotovoltaico e sull’eolico, spinta su accumuli per insularità, ma con criticità di rete e in ritardo rispetto al Decreto Aree Idonee;
2) Gruppo “in progress” (in linea con la tendenza nazionale, crescita costante con margini di miglioramento su iter e reti):
Emilia-Romagna, mix industriale/urbano, fotovoltaico in accelerazione, reti da potenziare (ha già superato i target del Decreto Aree Idonee);
Toscana, geotermia storica e fotovoltaico diffuso, margini su storage e semplificazioni;
Piemonte, fotovoltaico in crescita, in progress su permitting e adeguamento rete (ha già superato i target del Decreto Aree Idonee);
Friuli-Venezia Giulia, dinamica positiva su fotovoltaico onshore; attenzione a connessioni (ha già superato i target del Decreto Aree Idonee);
Marche, buon passo su fotovoltaico distribuito; iter autorizzativi migliorabili;
Umbria, fotovoltaico diffuso in crescita; potenziamento reti/accumulo da accelerare;
Abruzzo, trend installazioni in salita; pipeline in consolidamento;
Campania, mercato ampio, fotovoltaico rooftop; servono boost su rete e grandi impianti (ha superato i target previsti dal Decreto Aree Idonee);
Basilicata, potenziale fotovoltaico ed eolico, passi avanti su progetti e autorizzazioni;
Liguria, focus su comunità energetiche e fotovoltaico negli edifici.
3) Gruppo ritardatario (dotazione rinnovabile modesta, obiettivi da rincorrere, iter lenti):
Calabria, ampio potenziale per il fotovoltaico e per l’eolico, ma è necessario sbloccare iter e capacità di connessione;
Molise, scala territoriale ridotta, progetti selettivi.