hỳbris 〈ìbris〉 s. f. – Traslitterazione del gr. ὕβρις, che significa genericam. «insolenza, tracotanza», e nella cultura greca antica è anche personificazione della prevaricazione dell’uomo contro il volere divino: è l’orgoglio che, derivato dalla propria potenza o fortuna, si manifesta con un atteggiamento di ostinata sopravvalutazione delle proprie forze, e come tale viene punito dagli dèi direttamente o attraverso la condanna delle istituzioni terrene (per es., la h. di Prometeo).
Dunque erano vere le voci che attribuivano a Giuseppe Pignatiello, sindaco eletto e brillantemente rieletto di Castano Primoo, il desiderio di ascendere al Pirellone, sede di Regione Lombardia.
Una corsa che parte dal basso, con tanto di Comitato (del quale pubblichiamo le lettera) e petizione popolare firmabile su Change.org.
IL SINDACO IN REGIONE è il claim che accompagna la sua corsa, con tanto di post sponsorizzato su Facebook il 7 dicembre dall’alta performance (a stamani 1532 like e 52 condivisioni). Leggiamolo per intero.
IL SINDACO IN REGIONE La parola che mai come oggi fa capolino nella mia testa e nel mio cuore è GRAZIE. Un GRAZIE enorme, unico e bellissimo. Perché i giorni appena passati sono stati davvero indimenticabili e pieni di emozioni. Prima, infatti, la trasferta a Bruxelles, a rappresentare la nostra Castano Primo, pronta a vivere nel 2023 l’importante appuntamento di Comune Europeo dello Sport, poi, la notizia di una petizione/raccolta firme promossa da diversi cittadini castanesi e del territorio per appoggiare il mio nome alle prossime elezioni al Consiglio Regionale della Lombardia. Io indicato da queste persone, appunto, quale figura adatta ad essere candidato in Regione, segno di una vicinanza che, come potete capire, mi riempie di gioia e di orgoglio. Ecco, allora, quel GRAZIE che voglio dire e dirvi a gran voce. GRAZIE, perché è questa per me la vittoria più grande. GRAZIE perché mi ridate il senso di tanto lavoro fatto assieme. GRAZIE perché è qui, nel Castanese e nell’Alto Milanese, che si costruisce il nostro futuro. GRAZIE perché per me già solo questo è uno straordinario sogno realizzato. Perciò, IO CI SONO! CI SONO perché credo che il territorio abbia bisogno di essere rappresentato e valorizzato. CI SONO perché non potrei dire mai di no a chi ha voluto tendermi la mano e mi ha scelto senza se e senza ma. CI SONO perché credo nella Politica e nella passione politica che con coraggio sa e può ottenere fondamentali risultati. CI SONO perché in questi anni abbiamo fatto tanto e il nostro esempio può essere messo al servizio della Regione. E allora se anche tu CI CREDI metti la tua firma (vai su https://www.change.org/p/portiamo-il-sindaco-in-regione) e proviamoci. Dopotutto… sognare e farlo gli uni a fianco agli altri non costa nulla!!! E chissà che anche questo sogno, alla fine, non possa realizzarsi. (CONDIVIDIAMO TUTTI
Dunque Pignatiello c’è, sceglie un claim accattivante (Ci sono, pare riprendere il SIAMO PRONTI di Giorgia Meloni) e parla per righe e righe di candidatura senza accennare né a schieramenti né a partiti. Pignatiello è un sindaco di centrosinistra, quindi vicino al Partito Democratico, ma dei Dem non v’è accenno. Una corsa, per ora, da senza partito che ovviamente necessita di un partito (o di una lista) per essere concretizzata.
Escluso almeno per ora che Pignatiello possa correre per un partito di centrodestra (anche se tutto è possibile, in politica), restano due possibilità: il centrosinistra, diciamo solo il Pd (difficile ipotizzare una corsa con 5 Stelle o rossoverdi) e il Terzo Polo di Letizia Moratti, dove già stanno convergendo delusi di ogni risma.
E che strano, o che curioso, leggere tra le righe di Pignatiello alcuni dei topos della ‘produzione’ o della prossemica di Marco Ballarini da Corbetta (e che coincidenza: anche Corbetta fu Comune Europeo dello Sport, anche se francamente ammettiamo la nostra ignoranza e non abbiamo ben capito cosa significhi o comporti, cotanta adesione): politica SI, partiti NO, buon governo locale la barra da tenere, nessun riferimento ai maggiorenti in corsa.
Ce la farà insomma Pignatiello? Molto potrebbe dipendere da quanto farà o NON farà Sara Bettinelli da Inveruno, altrettanto brava (ma più parca, sui social e non solo), che però al momento non dice e non parla. Con Carlo Borghetti a due passi che catalizza gran parte del consenso Dem, scalare il Pirellone dalla lista Pd è arcigno.
Con la Moratti idem, dato che su Milano corrono già Gianmarco Senna ed Elisabetta Strada (e potrebbe passarne solo uno).
Giuseppe Pignatiello tuttavia, al di là del potenziale rischio di hybris (o hubris che dir si voglia), sembra dimenticare l’impagabile lezione di Paolo Cirino Pomicino, gran visir del rito andreottiano. Quale? Eccola..
“Ricordava Platone che chi non sa fare un paio di scarpe non si metterà mai a fare il calzolaio, così come chi non sa di medicina non curerà mai gli ammalati. Tutti, però, si ritengono all’altezza di guidare lo Stato e il paese. Nessuna scuola, professionale o classica che sia, potrà mai dare quel profilo culturale e di sensibilità che la politica richiede. È nella vita delle associazioni ma innanzitutto in quella dei partiti che si apprendono e dialetticamente si accettano strategie e programmi. È negli enti locali che si matura la prima esperienza, ci si confronta con il potere amministrativo e con la capacità di applicare le proprie idee nella realtà quotidiana. E infine è nell’attività legislativa parlamentare che si assume una visione d’insieme dei bisogni e delle risposte che essi sollecitano, allenandosi a mantenere sempre viva l’attenzione sugli effetti che una norma legislativa produrrà sul corpo vivo della società e dei suoi legittimi interessi”
Paolo Cirino Pomicino
Meditate politici, meditate… Pure lei, sindaco (bravo e capace) Pignatiello.
Fab. Pro.