Quattro minori su dieci subiscono violenza nello sport, che può essere psicologica (30%), fisica (19%) o sessuale (14%). Gli abusi iniziano spesso prima dei 14 anni e sono spesso prolungati nel tempo. Eppure il 56% dei minori vittime di violenze e di abusi nello sport non cerca aiuto: il 30% teme infatti di sembrare debole, il 17% ha il timore delle conseguenze e addirittura il 47% percepisce l’abuso come tollerabile.
I dati sono stati illustrati in occasione della presentazione della prima app in Italia pensata per la prevenzione di ogni forma di abuso e di violenza nello sport. Uno strumento di supporto intuitivo, rapido ed efficace per far sì che giovani e giovanissimi possano vivere lo sport in piena serenità nato dalla collaborazione tra Snaitech, associazione ChangeTheGame e Vero Volley.
“Facciamo sport da 120 anni, i valori di inclusione, spirito di squadra e sacrificio non possono concedere spazio ad abusi e soprusi – spiega il vicepresidente di Fondazione Snaitech Fabio Schiavolin durante la presentazione dell’app all’Ippodromo Snai San Siro – L’auspicio è che questa app sia uno strumento usato a livello nazionale, che si abbattano le barriere della vergogna e della difficoltà nell’affrontare questi temi, con un linguaggio più in linea con le esigenze dei più giovani”.
Testimonial dell’iniziativa l’ex ginnasta italiana Anna Basta: “Io ho parlato delle violenze che abbiamo subito in Nazionale ed è vero che ti trovi isolata, esclusa da un mondo che dovrebbe tutelarti e non lo fa. Questa app è uno spiraglio di luce per poter dire ‘so dove trovare aiuto e non sono sola”.